Il futuro degli aeroporti all’insegna dell’innovazione tecnologica e digitale per semplificare i processi e migliorare la sicurezza, la qualità del servizio e la passenger experience. Sono stati questi i passaggi salienti del convegno: “Aeroporti e digitale”, organizzato da Aeroporti 2030 in Senato.
Lo scenario del trasporto aereo è in piena evoluzione e occorre una riflessione attenta sul ruolo. È intervenuto tra gli altri il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, che detiene una specifica delega governativa per la gestione del trasporto aereo, che ha sottolineato come il governo stia portando avanti il tavolo sul trasporto aereo per sviluppare politiche unitarie a sostegno delle reti aeroportuali e rafforzare le sinergie a tutela dell’interesse complessivo. «Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr per rilanciare il settore, ridurre tempi di attesa e burocrazia, garantendo al contempo i massimi livelli di sicurezza. È importante, dunque, il dialogo fra i diversi operatori», ha detto.
L’Italia, sempre secondo il viceministro sconta purtroppo un ritardo in tema aeroportuale dovuto al fatto che il Pnrr non lo ha potuto contemplare, se non per una quota ridotta di 110 milioni di euro, legati ad alcuni specifici progetti di digitalizzazione. Ed è proprio la mission di laboratorio digital ad essere al centro dell’attenzione delle società di gestione aeroportuale come ha evidenziato
Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, intervenendo al convegno dell’associazione Aeroporti 2030: «Stiamo innovando ed espandendo l’offerta a beneficio dei passeggeri – ha detto Troncone – introducendo nuovi servizi digitali nel processo di viaggio e nell’esperienza commerciale, con l’obiettivo di incrementarne l’efficienza in un aeroporto, quello di Roma Fiumicino, che è già in cima alle classifiche di gradimento europeo come qualità erogata ai passeggeri. Ma è in cima alle nostre priorità anche l’innovazione non immediatamente visibile ai passeggeri, che è ancor più rilevante perché mira alla resilienza e alla sicurezza delle nostre infrastrutture».
«Guardando al futuro – ha concluso l’ad di Adr – siamo impegnati a completare il programma della seconda Call for Ideas globale del nostro Innovation hub, l’incubatore di startup nel cuore del Terminal 1 che compie un anno. Un anno che è stato produttivo e ha visto nascere, grazie alla collaborazione con alcune realtà di respiro internazionale selezionate durante la prima Call for Ideas, progetti che sono oggi realtà e che i nostri passeggeri possono toccare con mano, come ad esempio il robot Ottobot che consegna gli acquisti direttamente al gate. Le tredici nuove startup selezionate da questo secondo round sono molto promettenti».