L’obiettivo per i prossimi anni è già tracciato. L’aeroporto di Olbia, dopo i lavori effettuati sulla pista ora in grado di ospitare aerei più grandi, punta ad attrarre il traffico intercontinentale. La conferma arriva da Silvio Pippobello, ad di Gesear, durante un webinar organizzato per tracciare le prospettive dello scalo sardo nella prima estate post-Covid.
«Tutti i lavori che abbiamo effettuato in queste settimane per assicurare la ripartenza rimarranno a disposizione dei viaggiatori anche in futuro», ha assicurato Pippobello che ha parlato di “trend in crescita”, per una “stagione che si sta ripopolando”. In totale, lo scalo arriverà a poter contare su 62 collegamenti ad inizio agosto (a fine giugno erano una trentina), ma già ora i voli – «le compagnie hanno tutte confermato i loro programmi» – viaggiano con oltre il 75% del riempimento
Per quanto riguarda le prenotazioni, ha sottolineato Lorenzo Lagorio, country manager Italy di easyJet, è sempre più evidente il fenomeno del last minute, «anche se ovviamente i prezzi risultano maggiori rispetto a chi ha acquistato in anticipo».
A pesare sull’andamento delle prenotazioni per la Sardegna però, continua a pesare l’incertezza, e la confusione che genera l’obbligo di riempire altri moduli di autocertificazione in materia di Covid-19, oltre alla registrazione obbligatoria all’app “Sardegna Sicura”.
«Una quantità di controlli e documenti che non ha eguali in nessuna altra parte di Europa», ha concluso la repsonsabile per il mercato italiano di Volotea, Valeria Rebasti.