by Redazione | 4 Marzo 2020 12:38
L’impatto della crisi dettata dall’emergenza coronavirus si sta estendendo e per il turismo cambia il quadro dei danni e delle perdite economiche.
Secondo i calcoli di Confturismo-Confcommercio – alla luce dell’ultima settimana nella quale si sono allargati, non solo i confini geografici, ma anche il perimetro di misurazione degli effetti di spesa – per il periodo 1° marzo-31 maggio si stima un crollo di oltre 31.625.000 presenze di turisti italiani e stranieri nel nostro Paese con una perdita di quasi 7,412 miliardi di euro.
«La situazione è drammatica per tutto il comparto – commenta il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè – Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di una comunicazione mediatica molto più letale del virus, anzi il peggior virus è l’isteria, grazie a questo siamo considerati come degli untori e così temuti e tenuti lontano. Quindi dobbiamo eliminare l’isteria dal sistema ricostruendo da subito un messaggio rassicurante e veritiero dello stato delle cose in Italia».
Per Patanè, «serve, da subito, prendere provvedimenti forti per immettere liquidità nel sistema dando un po’ di ossigeno alle imprese del settore; ma è necessario anche intervenire a livello governativo per far terminare i blocchi all’ingresso degli italiani nei Paesi esteri e i blocchi ai flussi turistici degli stranieri verso l’Italia».
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