L’allarme overtourism scatta anche a Lisbona
Anche a Lisbona scatta l’allarme overtourism. Secondo quanto riportato dagli analisti di Tourism Review, infatti, il record di 57 milioni di pernottamenti registrati solo nella capitale portoghese lo scorso anno, con punte di quasi 180mila visitatori al giorno, oltre a far brindare operatori e amministratori locali, ha fatto accendere la spia rossa. L’emergenza sovraffollamento e la congestione dei servizi essenziali è da risolvere in modo efficace e tempestivo, anche in vista di una crescita ancora più solida dopo il 2020, quando il turismo mondiale aumenterà con l’ingresso dei viaggiatori di nuova generazione.
La città di Lisbona ha raggiunto anche altri due record di tutto rispetto. Il primo riguarda l’occupazione media delle camere d’albergo, pari all’80,5%, e superiore dunque a quella di Barcellona (79%), Parigi (78,8%) e Londra (78%). Numeri da primato anche negli introiti derivanti dalle permanenze turistiche, superiori a 2,5 miliardi di euro, la più alta cifra mai raggiunta dall’industria turistica portoghese. Tra i segmenti maggiormente dinamici, spicca quello delle grandi navi che ha generato transiti per oltre 221mila crocieristi l’anno con importanti ricadute sull’indotto.
È stato proprio il record ricettivo – e in particolare il boom di Airbnb – a indurre l’amministrazione locale di Lisbona ad analizzare seriamente le soluzioni al fenomeno dell’overtourism. Sporcizia, degrado degli arredi urbani e inquinamento acustico sono risultati essere i fattori più preoccupanti ai quali la politica dovrà dare risposte adeguate.