L’altro Salento, pool di 12 Comuni per un “turismo generoso”
Dodici comuni del Salento tra terra e mare. Eccoli insieme per lanciare un prodotto turistico all’insegna delle eccellenze del territorio sotto l’attenta regia del Gal Terra d’Arneo, uno dei pochissimi Gruppi d’azione locale italiani che funziona da più di 20 anni, in un virtuoso gioco di squadra tra amministrazioni locali, micro imprese, aziende vinicole e operatori della filiera turistica che mira a uno sviluppo socio-economico di un territorio tutto da scoprire.
Nel corso di un press tour, al quale hanno partecipato diversi giornalisti della stampa estera, Cosimo Durante, da 15 anni alla guida del Gal, ha avuto modo di evidenziare: «In questi ultimi anni abbiamo finanziato 30 strutture ricettive, tra agriturismi e bed and breakfast, nonché molte altre iniziative imprenditoriali legate al mondo dell’agricoltura e della pesca per oltre 16 milioni di euro. Uno sforzo che ha come obiettivo quello di far crescere il nostro territorio da un punto di vista socio-economico, attraverso una serie di proposte rivolte al mercato turistico per attrarre ospiti italiani e stranieri e far conoscere loro le eccellenze dell’entroterra, a partire da prestigiosi vigneti, oltre che quelle del mare. Vogliamo così lanciare sul mercato una nuova forma di turismo, che mi piace definire “della generosità“, perché la nostra offerta è dettata dalla passione per ciò che si produce e dal grande senso di ospitalità che caratterizza tutti i nostri luoghi che rappresentano altrettante occasioni di esperienza turistica».
Gli fa eco Giosuè Olla Atzeni, direttore del Gal, che ha aggiunto: «Il nostro obiettivo primario è organizzare il territorio per contribuire alla destagionalizzazione e decongestione del turismo in Puglia, attraverso la fruizione anche dell’entroterra ricco di storia e di eccellenze enogastronomiche. Per fare questo aiutiamo le amministrazioni locali a crescere, finanziando micro imprese per servizi d’accoglienza e di mobilità, come i transfer da e per gli aeroporti».
Il breve ma intenso viaggio stampa, che ha avuto come base l’accogliente e caratteristico Antico Casale a Veglie, è iniziato con la visita di bellezze storico-architettoniche di questo piccolo comune di 13mila abitanti – amministrato con passione dalla giovanissima sindaca Maria Rosaria De Bartolomeo – come i frantoi ipogei e il Complesso della Favana con chiesa e cripta, in buona parte restaurate. Per proseguire poi con l’esperienza di una giornata di “pescaturismo” a Porto Cesareo, dove a bordo di una piccola imbarcazione Barbara Orlando e Gianni Colelli hanno spiegato le peculiarità di questa gita offerta durante l’estate, nel corso della quale i turisti-ospiti vengono coinvolti direttamente nella pesca e nella preparazione e successiva degustazione di un pranzo in mare. E subito dopo una breve visita al Bahia, stabilimento “a cinque stelle” con un giovane e preparato team, che al termine della stagione estiva si trasferisce per mesi in Africa per svolgere un’operazione di volontariato e fare formazione turistica a giovani locali.
Il tour ha voluto poi ricalcare un possibile itinerario anche attraverso interessanti visite all’Acquario del Salento e al centro storico di Nardò – altro comune d’eccellenza con piazze e chiese barocche, che ospita due punti vendita finanziati sempre dal Gal Terra d’Arneo, come La Vetrina del Gusto, con tipicità locali e “Opera Seme”, un progetto di economia civile per la valorizzazione della persona nel lavoro e nel territorio, che nel periodo pandemico ha provveduto perfino a rifornire le mense Caritas di pesce e altri alimenti.
A completare questo vero e proprio eductour, la visita di tre aziende vinicole: la storica casa De Castris di Salice Salentino, che vanta la produzione di circa 1,5 milioni di bottiglie l’anno e un brand – Five Roses – molto popolare negli States. Poi la cantina di nicchia del vignaiolo Claudio Carta, a Guagnano, gestita dalla giovane figlia Alessandra, con una produzione di appena 6mila bottiglie, che proprio quest’anno ha vinto la medaglia d’oro col suo “Moros” quale miglior vino rosso nazionale. All’interno un piccolo ma prezioso Museo di reperti archeologici ispirati al vino e la grande casa vinicola “Castello Monaci” della famiglia Guerrieri, a Salice, con 200mila ettari di vigneti e una produzione di 2,5 milioni di bottiglie, con l’attiguo e suggestivo Castello, una lussuosa residenza che dispone di 18 camere, parco e piscina, che ogni anno ospita qualcosa come 300 matrimoni italiani ed esteri. Il tour per lanciare l’altro Salento si è poi chiuso a Campi Salentina, paese natale di Carmelo Bene, dove – nel corso di un’interessante visita alla fabbrica delle “Tabacchine” raccontata con passione dal proprietario, l’ingegnere centenario Tonino Guarino – si è svolto un laboratorio di cucina locale, che ha visto coinvolti i giornalisti nella preparazione delle orecchiette e altri tipi di pasta artigianale a cura di una chef, titolare di un ristorante-presidio slow food.
Con questa full-immersion nell’altro Salento, come ha avuto modo di sottolineare anche l’agente di viaggi Floriana Maci della Apulia Slow&Motions, molto impegnata nell’incoming, è di fatto partita la scommessa di commercializzare un’area della Puglia che vuole combinare le eccellenze del mare con quelle della terra, grazie a vigneti prestigiosi, affittacamere e agriturismi ad alta tipicità, arricchendo l’offerta turistica con spunti storico-culturali unici nel loro genere, racchiusi nel raggio di pochi chilometri. Il tutto accompagnato da prelibatezze gastronomiche disseminate nei vari comuni del Gal Terra d’Arneo, come la Casa Porcara a Veglie, San Giuseppe Cenobio a Nardò e Matanzenu a Campi Salentina.