L’anno degli “everything traveller”: il report 2025 di SiteMinder
È online il Changing Traveller Report 2025 di SiteMinder, che annualmente misura l’evoluzione delle abitudini di viaggio ed evidenzia quello che chiama “everything traveller”.
Si tratta di un viaggiatore più propenso a spostarsi per un evento, ma allo stesso modo apprezza l’idea di trascorrere più tempo nell’hotel che ha prenotato. È anche attratto dalle destinazioni di tendenza, ma non esclude quelle più consolidate. È attento al budget ma disposto a spendere. Per SiteMinder, molte sfaccettature di questo tipo di viaggiatore, l’everything traveller, si ritrovano nel profilo dei viaggiatori italiani che non rinunciano ai viaggi e a qualche extra, stando attenti a risparmiare, per esempio, sulla tipologia di camera.
Qui il report di SiteMinder, da cui emerge che se nel 2025 il 72% degli intervistati a livello globale prevede di viaggiare all’estero, dato in aumento rispetto al 65% dell’anno precedente, in Italia i viaggiatori che puntano esclusivamente a destinazioni estere sono il 19%, chi invece sta pianificando viaggi sia nazionali, sia internazionali raggiunge il 56%. C’è quindi un 25% degli italiani per i quali il Belpaese resta la destinazione principale quando si tratta di pianificare un viaggio nei prossimi 12 mesi. Al di fuori dei confini nazionali, le mete più gettonate per gli italiani sono Spagna (17%), Francia (14%), Grecia (10%), Austria (7%) e Germania (6%). La prima destinazione al di fuori dell’Europa: Stati Uniti (6%).
Tra gli italiani che scelgono il proprio Paese per i viaggi dei prossimi 12 mesi, il 21% sceglie la Sicilia seguita da Toscana (18%), Puglia, Sardegna e Lombardia (queste ultime tutte pari merito con il 15%).
I viaggi sono sinonimo di avventura e novità: posti nuovi, sapori inediti, voglia di provare a fare cose mai fatte prima e ricerca di tempo dedicato al relax. Le esperienze più ricercate dai connazionali durante il soggiorno includono: servizi Spa (35%), musica dal vivo (35%), cene gourmet o wine tasting (34%), danze e tradizioni locali (15%), lezioni di yoga e meditazione (13%), lezioni di cucina tradizionale (12%), lezioni di lingue straniere (10%), attività di giardinaggio e agricoltura (10%).
Tra gli elementi imprescindibili ricercati in una camera d’albergo, gli italiani considerano prioritari la comodità di letto e cuscini (65%), a seguire la vista (50%), la possibilità di controllare la temperatura (38%), una buona tv o impianto audio (32%), e infine l’opportunità di gestire la pressione della doccia (28%). Il minibar attualmente è rilevante solo per il 15% degli ospiti nazionali.
Tra le ragioni che spingono gli italiani a tornare nella stessa struttura il rapporto qualità/prezzo (74%) è al primo posto. Emerge sicuramente una grande attenzione ai costi quando è il momento di prenotare: il 55% degli italiani punta a una camera standard come prima opzione. Questo approccio è evidente anche dal fatto che non solo la maggior parte degli intervistati italiani (62%) dichiara di voler spendere la stessa somma per l’alloggio rispetto all’anno precedente, ma una quota significativa (25%) afferma di voler optare per una camera più economica per risparmiare, e il 19% prevede di ridurre la spesa complessiva accorciando la durata del soggiorno. Tuttavia, il 42% degli italiani è disposto a pagare fino al 10% in più per una accomodation che rispetti l’ambiente; il 14% spenderebbe fino al 25% in più e il 10% fino al 50% in più. C’è comunque voglia di trascorrere momenti di qualità quando si viaggia: per esempio, se non è inclusa, la colazione è l’extra per il quale il 42% dei nostri connazionali è disposto a spendere, seguita dal parcheggio (26%), il transfer per l’aeroporto (26%), la vista (21%) e il balcone (19%).
Per quanto riguarda la combinazione tra lavoro e vacanza, sdoganata con la pandemia, il report di SiteMinder rivela che il 35% dei viaggiatori italiani prevede di lavorare durante il prossimo viaggio. Sebbene questa cifra sia inferiore alla media globale del 41%, rappresenta un aumento rispetto al 29% del 2024.
Se paragonato all’anno scorso c’è una maggiore predisposizione da parte degli italiani a spostarsi per una manifestazione: il 61% ha risposto che sì, se serve, viaggia volentieri per eventi come concerti/festival (21%), ritrovi familiari per occasioni speciali (18%), eventi sportivi (12%) o altro ancora. In caso di concerti della band preferita in un’altra città o nazione, il 51% prenota una sistemazione subito o entro una settimana dall’acquisto dei biglietti.
L’82% degli italiani è disposto a modificare le date del proprio viaggio se ciò consente di evitare l’alta stagione, di ottenere condizioni di prenotazione più vantaggiose, o di accedere a stanze di categoria superiore.
Gli italiani sono aperti a interagire con l’intelligenza artificiale per la gestione di vari aspetti del soggiorno: il 32% la utilizzerebbe per comunicare con la struttura prima dell’arrivo, un altro 32% per esplorare opzioni di alloggio online, il 22% per gestire il check in/check out e il 20% per dialogare con l’hotel durante il soggiorno. Tuttavia, una consistente percentuale di intervistati (26%) preferirebbe non utilizzare l’Ai in nessuno di questi ambiti.