Turismo in buona salute in Veneto. «Aumentano arrivi e presenze su base regionale, crescono sia i clienti italiani che quelli stranieri, le province e i comprensori turistici raccolgono quasi esclusivamente segni più: i numeri relativi ai primi nove mesi di quest’anno, confrontati con lo stesso periodo del 2018, lasciano presagire che anche il 2019 sarà un anno di record per il turismo veneto». Così l’assessore regionale Federico Caner sintetizza i dati turistici ufficiali del Veneto da gennaio a settembre 2019, raccolti ed elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione.
«L’incremento di arrivi e presenze è praticamente lo stesso – precisa l’assessore – +2,6 i primi e +2,5 le seconde. È difficile valutare se nei tre mesi che mancano alla fine dell’anno sarà confermato questo trend positivo: ci sono situazioni positive e altre meno. Per esempio, le abbondanti nevicate di novembre hanno favorito un’apertura anticipata degli impianti di risalita in montagna, dando così il via molto presto a una stagione sciistica iniziata sotto i migliori auspici. Per contro, Venezia sta soffrendo le conseguenze dell’acqua alta del mese scorso, ma ancor più quelle della diffusione di notizie falsamente allarmanti di una città che continuerebbe ad essere sommersa e inabitabile, quando invece questo è uno dei periodi migliori per visitarla».
In ogni caso, i dati parlano di 16 milioni 873mila arrivi e gli oltre 62 milioni 735mila presenze rilevate sino a settembre; il che lascia presagire il superamento dei 20 milioni di arrivi e dei 70 milioni di presenze del 2018. Caner considera inoltre particolarmente positivo il fatto che l’offerta veneta sia vincente nel mercato interno come in quelli esteri.
«Nell’intero 2018 avevamo registrato una leggera flessione dei pernottamenti di stranieri, -0,4%, rispetto all’anno precedente – sottolinea l’assessore – Mentre nei primi nove mesi del 2019 i turisti stranieri hanno segnato un +3% negli arrivi e +2,2% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2018. Gli italiani, invece, crescono maggiormente nelle presenze, +3%, che negli arrivi, +1,8».
Per le province, quelle che ottengono le migliori performance in fatto di arrivi sono Verona (+3,4%) e Venezia (+3,1%), mentre per le presenze sono ai primi posti Vicenza (+4,2%), Venezia e Treviso (entrambe +3,6%).
Nei primi nove mesi dell’anno sono le città d’arte ad attirare il maggior numero di turisti con oltre 8,8 milioni di arrivi, pari a +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 (notevole anche l’aumento delle presenze, +5,6%).
La parte del leone per le notti trascorse dai turisti nelle strutture ricettive la fa il mare, che somma poco meno di 25 milioni di presenze, segnando un +1,9% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. Incoraggianti sono anche i dati del lago di Garda, che registra un aumento degli arrivi (+2,1%), così come la montagna (arrivi +1,1%) e le terme (arrivi +1%).