L’annus horribilis del turismo: il bilancio di Fto

L’annus horribilis del turismo: il bilancio di Fto
23 Dicembre 13:59 2020 Stampa questo articolo

«È stato un annus horribilis sotto tanti punti di vista, ma anche un momento di confronto assai importante». Sono queste le prime parole dette da Gabriele Milani nell’appuntamento virtuale di Fto in diretta Facebook, per fare il bilancio di un 2020 sicuramente difficile ma da cui si vogliono assolutamente prendere delle occasioni di rinascita.

«Non voglio che i pagamenti diventino l’unica cosa di cui si parla – spiega Milani – Se ne parla troppo, e sta assorbendo un sacco di energie. Giusto, corretto, fondamentale avere queste risorse il prima possibil,e ma non devono nemmeno monopolizzare le nostre attività di tutti i giorni perché poi vuol dire che non seguiamo le priorità che serve seguire».

Lo stato dell’arte in tempo reale è questo: «Il Mibact ha predisposto tutti i suoi ordini di pagamento su impegno, attività completata per le posizioni in regola con il Durc – ha dichiarato Milani – Sono state trasferite all’ufficio centrale bilancio del Mibact che le ha protocollate, riverificate e sta mandando i flussi in Banca d’Italia per poi accreditarli sul conto delle imprese. Qualcuno sta già ricevendo i soldi. Stiamo facendo anche l’impossibile per far sì che queste attività avvengano in tempi più rapidi. Ciò che conta per noi è il risultato. Continueremo a dare aggiornamenti nei prossimi giorni».

A seguire, l’intervento del presidente Luca Patanè. «Il futuro è fondamentale più di prima.Abbiamo imparato a tener duro, siamo riusciti a tenere in piedi le nostre aziende con pochi soldi. L’ascolto del governo è stato importante. Spesso si cade nel fatto di essere faciloni. Posso dire per esperienza che gli altri governi non hanno ascoltato come il nostro. Sono stati più veloci, ma a livello di aiuti sono stati inferiori sia per quantità che per qualità».

Ora il tema è come sarà cambiato il turismo, come anticipare i cambiamenti e come proseguire questo percorso di lobby e sostenere il settore con i fondi strutturali. «Dobbiamo investire sulla relazione con il cliente e anche sui fornitori. C’è una pace sociale con loro, una sorta di “honeymoon”. L’industria turistica deve maturare senza invidie e con cooperazione. Così si può costruire credibilità. Oggi stiamo chiedendo corridoi sanitari per poter ripartire, che siano sicuri. Dobbiamo chiederlo con decisione e forza. Questo è fondamentale».

Torna sul tema finanziamenti il vice presidente Franco Gattinoni: «I finanziamenti stanno arrivando, con ritardo perché la struttura è macchinosa, ma i contributi sono stati messi a disposizione e li avremo. Non solo, c’è anche la disponibilità a riallineare quelle realtà che lavorano in regime di intermediazione e hanno avuto accesso a ristori inferiori. Questo grazie all’avanzo di un po’ di soldi e stiamo facendo delle proiezioni. Dovremo avere pazienza sino a febbraio e marzo, ma poi la ripresa, anche se difficile, ci sarà. Infine, non è vero che il ritardo va attribuito ai big, ma solo al fatto che siamo di fronte a un sistema macchinoso».

Stefano Dall’Ara, vicepresidente «Fto ha utilizzato la crisi per dare un esempio al mondo del turismo in fatto di idee e compattezza. Poi si poteva far meglio, è chiaro, ma in questi mesi di esperienza con il governo abbiamo imparato che in questo turismo non ci siamo solo noi. Abbiamo bisogno di avere fiducia. Ci vogliono, però, professionalità e rappresentanza quanto più possibile univoca».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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