Schiacciate dal successo del modello low cost anche sul lungo raggio, le compagnie aeree classiche cercano di riorganizzarsi e si ipotizza il ritorno al modello all business. Nei giorni in cui Norwegian, Level e Ryanair brindano alla rivoluzione del long haul sulle rotte transatlantiche, trapelano novità dall’Asia. Singapore Airlines, nello specifico, starebbe ipotizzando il ritorno al modello all business su alcune rotte a lunga percorrenza (tipo il diretto Changi-New York o Changi-Los Angeles operati con gli Airbus A350), eliminando di fatto la cabina economy.
Singapore Airlines, come altri competitor della stessa regione (Cathay Pacific per esempio), non solo subisce la concorrenza delle low cost asiatiche, ma soffre anche la battaglia di rotte, voli e aeromobili portata dai vettori cinesi da un lato (Air China, China Estern, China Southern Airlines tra le altre) e da quelli mediorientali dall’altro (Qatar, Emirates e Etihad).
Così, l’uscita di sicurezza potrebbe essere un aeromobile dotato solo di posti in business e premium economy, puntando sul tradizionale servizio di altissimo livello per viaggiatori disposti a spendere. La decisione non è stata confermata dalla dirigenza di Singapore Airlines, ma entro le prossime settimane si attendono comunicazioni ufficiali a riguardo.
Nel frattempo, anche le compagnie aeree europee e statunitensi si dovranno interrogare su quale modello adottare nel futuro prossimo. Negli States, United, Delta e American hanno introdotta la basic economy per fronteggiare le low cost. In Europa Lufthansa si è mossa in anticipo creando Eurowings, molto attiva sul point-to-point; Iag sta puntando tutto su Level; Air France ha annunciato da tempo la nascita di Boost senza darne ancora un seguito operativo.
Oltre il low cost, però, c’è una fetta di mercato up level da presidiare e soddisfare e non detto che presto le stesse legacy segmentino l’offerta su modello all business da un lato e ultra low cost dall’altro. La partita è aperta.