by Andrea Lovelock | 4 Marzo 2025 10:10
Pesante bacchettata dell’Antitrust a Ryanair, colpevole di aver fornito informazioni “inesatte, incomplete o fuorvianti” alle richieste dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che ha in corso dal 2023 un’istruttoria sul vettore per presunto abuso di posizione dominante[1] nella vendita degli biglietti aerei.
L’accusa circostanziata è stata formalizzata nel provvedimento, pubblicato nel bollettino settimanale dell’Antitrust, con cui viene contestata alla compagnia aerea la violazione dell’articolo 14, comma 5, lettera d) della legge n° 287/1990. La contestazione riguarda in particolare le richieste di informazioni avanzate il 31 ottobre e il 14 dicembre 2023. In particolare Ryanair ha fornito “informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in merito alle modalità di redazione della documentazione strategica interna e ha, conseguentemente, omesso di fornire documenti che invece erano effettivamente nella propria disponibilità”.
L’istruttoria intende verificare se Ryanair abbia precluso gli acquisti da parte delle agenzie di viaggi dei biglietti Ryanair tramite il sito internet della stessa compagnia, e abbia offerto condizioni peggiorative tramite gds (sistema di distribuzione globale, ndr) impedendo e ostacolando le agenzie nella vendita di biglietti aerei in modo da favorire gli acquisti diretti sul proprio sito.
In base al provvedimento i rappresentanti legali di Ryanair hanno ora 30 giorni di tempo per presentare all’Autorità scritti difensivi e documenti e chiedere di essere sentiti. Ma nel frattempo, la low cost ci invia questo statement: “L’Antitrust continua a disattendere le sentenze della Corte d’Appello di Milano, che a gennaio 2024 ha confermato che il modello di distribuzione di Ryanair avvantaggia i consumatori e non costituisce alcun abuso di posizione dominante. Questa ultima azione contro Ryanair è un tentativo disperato di salvare la faccia e giustificare i loro sforzi nel creare un caso contro Ryanair, prima riguardo ai voli per la Sicilia e la Sardegna, poi riguardo agli ‘algoritmi’ e ora riguardo al modello di distribuzione pro-consumatore di Ryanair. Ryanair chiede al Consiglio dell’Agcm di rendere responsabile il proprio personale per le loro azioni irresponsabili e di garantire che i soldi dei contribuenti italiani non vengano sprecati in una caccia alle streghe spinta da ragioni personali”.
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