by Redazione | 4 Agosto 2021 6:09
Sempre più difficile per guide ed accompagnatori turistici, svolgere il proprio lavoro in maniera serena. E oltre alla difficoltà di una domanda praticamente ferma e richieste di tariffe ribassate, questi lavoratori si trovano ora a dover gestire l’incertezza imposta loro dall’obbligo di certificato vaccinale. O meglio, dalla mancanza di chiarezza sulle regole che lo riguardano. È l’allarme lanciato da Federagit Confesercenti, associazione nazionale delle guide e accompagnatori turistici.
«Tra tutti gli operatori della cultura – spiega la presidente nazionale di Federagit, Micol Caramello – l’obbligo colpisce solo le guide: a dipendenti e ricercatori degli enti museali, infatti non viene imposto alcun pass».
Ma più che l’obbligo in sé, è la poca chiarezza sui dettagli che preoccupa l’associazione: «A pochi giorni dall’avvio della misura – prosegue Caramello – ancora non è chiaro se le guide e gli accompagnatori turistici che non sono stati ancora vaccinati, per lavorare con lo stesso gruppo per più giorni, debbano ripetere il tampone ogni 48 ore oppure no. Una grave mancanza di chiarezza che rischia di creare seri problemi ad un settore già al limite. Per questo chiediamo al Governo regole certe e definite, insieme ad indennizzi che compensino il crollo di fatturato dovuto alle limitazioni anti-Covid».
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