Fiavet lancia un appello, “per la seconda volta” si legge nella nota della federazione, a tutte le associazioni del comparto turistico per la convocazione di un tavolo tecnico unitario, con la partecipazione dei consulenti legali, per trovare un codice univoco di interpretazione sulla questione dei voucher e altresì per uniformare, nella filiera, le modalità di emissione degli stessi per tutti i pacchetti annullati.
La federazione richiama l’attenzione delle altre sigle a quanto contenuto nel decreto del 2 marzo dove si stabilisce che “alla sospensione dei viaggi e iniziative d’istruzione si applica quanto previsto dall’articolo 41, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n° 79, in ordine al diritto di recesso del viaggiatore prima dell’inizio del pacchetto di viaggio nonché l’articolo 1463 del codice civile”. Si tratta del recesso senza penale, cui segue la specifica che il rimborso può essere effettuato anche mediante l’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione.
«Appena uscito il decreto – evidenzia Ivana Jelinic, presidente Fiavet – ogni agenzia si è trovata a discuterne con gli istituti scolastici e i genitori per il turismo scolastico e con i tour operator e le compagnie aeree per tutti gli altri rimborsi. Onde evitare una miriade di contenziosi interpretativi bisognerebbe trovare tutti insieme un’applicazione univoca della normativa e un modo di procedere compatto per i voucher».