by Claudia Ceci | 19 Ottobre 2018 6:00
Dall’estremo nord all’estremo sud: da Salta a Ushuaia, dove finisce il mondo, passando per il regno dei ghiacciai di El Calafate. L’Argentina si racconta e rilancia le sue destinazioni – non solo la capitale Buenos Aires – durante l’incontro nell’ufficio culturale dell’ambasciata a Roma.
Vanesa Di Martino, dell’ufficio del Turismo argentino, con le responsabili dell’ente del Turismo di Salta e della Patagonia, hanno illustrato a t.o., adv, stampa e ospiti le opportunità turistiche delle regioni citate, con la collaborazione di Aerolíneas Argentinas. La compagnia aerea per il 2019 conferma il volo giornaliero notturno Roma-Buenos Aires con Airbus 330 e il direttore Claudio Neri ricorda ai presenti «l’intrattenimento e i film in italiano a bordo dell’aereo. Aerolíneas serve 22 destinazioni internazionali, 37 interne ed effettua 340 voli al giorno; quindi anche chi, partendo dalla capitale, volesse organizzare un tour verso gli estremi dell’Argentina non avrà difficoltà con le soluzioni offerte dalla nostra compagnia».
Salta è a nord del Paese, che per molti aspetti ricorda il nostro sud. Chiamata “la linda”, per la bellezza che fa innamorare (tan linda que inamora è il claim) è una città multicolore, tradizionale, cordiale e amichevole. Da non perdere le chiese in stile coloniale La regione è una destinazione adatta a tanti tipi di turismo: culturale, archeologico (con sei siti patrimonio Unesco), religioso, rurale e comunitario, attivo, avventura. La cucina è considerata la più saporita dell’Argentina del nord e richiama i sapori del nostro sud, con le spezie e il peperoncino. Famosa la rotta del vino, la più alta del mondo, con vigneti a 3mila metri di altezza.
È di pochi giorni fa – tra l’altro – l’accordo siglato tra il ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio e l’omologo argentino Gustavo Santos per favorire il turismo di ritorno, ovvero la scoperta del Paese d’origine da parte dei nipoti dei migranti. La promozione riguarda anche le tradizioni, in particolare modo l’enogastronomia, e riferendosi in special modo alle aree rurali, punta alla delocalizzazione per portare il turismo internazionale (vale sia per l’Argentina che per l’Italia) anche in aree generalmente escluse dai circuiti principali dei tour operator.
Scendendo verso l’estremo sud si va in Patagonia, donde termina el mundo y nacen las leyendas. El Calafate, la terra dei ghiacciai (il più famoso è il Perito Moreno) offre un gran numero di tour alla scoperta delle bellezze naturali della regione, tra escursioni, safari nautici, crociere, minitrekking sul ghiacciaio, kayak: a livello ricettivo offre 7863 posti letto in 158 strutture, molte di alto livello. “Nonostante il ghiaccio, le temperature medie oscillano tra i due e i 18 gradi”, rassicurano dall’ente del Turismo. Ancora più a sud c’è Ushuaia, la città più meridionale del mondo, a 3000 chilometri da Buenos Aires, un tempo presidio carcerario e oggi apprezzata località turistica e porto importante dell’America latina.
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/largentina-dallestremo-nord-alla-fine-del-mondo/
Copyright ©2024 L'Agenzia di Viaggi Magazine unless otherwise noted.