L’Argentina vuole reintrodurre il dollaro turistico
Una misura per frenare la svalutazione del peso e incoraggiare il turismo nel Paese. Una delle prime norme che prenderà il neo premier argentino, Alberto Fernández, riguarda l’implementazione del “dólar turista”, una nuova moneta che potrebbe arrivare a valere il 30% in più rispetto alla divisa corrente.
«Per uscire dalla crisi, tutti i settori devono dare il loro contributo, e tra questi anche il turismo», ha detto il presidente del governo nel presentare i contorni dell’iniziativa.
L’annuncio del possibile lancio del “nuovo dollaro” ha però da subito incontrato le resistenze e le proteste del comparto del turismo organizzato, che ancora si ricorda gli effetti negativi che seguirono all’introduzione di una misura analoga tra il 2013 e il 2015 ad opera dell’esecutivo dell’epoca guidato da Cristina Fernández Kirchner (attuale vicepresidente).
Il “dólar turista”, infatti, finirebbe per penalizzare particolarmente i flussi relativi all’outgoing, il segmento già adesso più colpito dalla svalutazione del peso. Ma non è tutto, perché ad essere influenzato negativamente dalla nuova moneta sarebbe anche il turismo domestico.
«La nuova misura potrebbe causare una situazione critica per gran parte delle agenzie di viaggio argentine, che sono perloppiù piccole e medie», ha commentato Gustavo Hani, presidente della Federación Argentina de Asociaciones de Empresas de Viajes y Turismo , l’associazione che raggruppa più di 5mila agenzie in tutto il Paese.