L’arte e le experience del boutique hotel Su Gologone
Un experience hotel che già da tanti anni punta sull’offerta dell’entroterra fatta di autenticità, tipicità, cultura. Su Gologone, in Sardegna, nel cuore della Barbagia, continua a innovarsi e a unire fascino country, comodità e lusso.
Il boutique hotel si è reinventato anche in epoca Covid, proponendo in estate anche cinque camere con il letto all’esterno, per dormire all’aperto e non entrare mai in nessuno spazio al chiuso, anche per i pasti.
Alla ristorazione di fama decennale (Su Gologone nasce come ristorante nel 1967), si sono aggiunte anche cene esperienziali e un nuovo bar per le degustazioni, con vini biologici abbinati ai formaggi del territorio e diversi tipi di pane.
«Proponiamo oltre 50 diverse esperienze legate a natura, enogastronomia, arte, artigianato, archeologia – racconta Giovanna Palimodde, proprietaria del Su Gologone Hotel, alla fiera di Rimini – Cerchiamo sempre di sorprendere il cliente, e ogni anno inventiamo qualcosa di nuovo. Lo facciamo a livello di experience nel territorio e anche all’interno dell’albergo, con le nostre botteghe d’arte. Qui programmiamo per gli ospiti anche corsi con attestato, per esempio di ricamo, tessitura, oreficeria. Attività che attraggono clientela italiana e internazionale, come gli australiani, che ci sono mancati molto in queste due estati».
Le Botteghe d’Arte Su Gologone mettono in mostra colori, tessuti, ceramiche. I cuscini, i runner, i servizi di piatti, i bicchieri, le tovaglie sono considerate vere e proprie opere d’arte, realizzate a mano dalle artigiane sarde, guidate da Giovanna Palimodde, che è anche artista e collezionista d’arte.
Tanto da essere diventate protagoniste a ottobre scorso di una esposizione a Bari, presso la Galleria d’arte “Vera Arte”. Le creazioni sono tutte nate nelle Botteghe e sono pezzi unici, che esprimono l’amore per le tradizioni e il forte attaccamento alla terra sarda.
Elemento distintivo è l’utilizzo del colore. Colori dei tessuti, tutti lavorati artigianalmente a telaio, e tinti con pigmenti naturali, colori dei filati e colori delle collezioni dipinte.
«La simbologia e il colore si uniscono per raccontare ancora una volta una Sardegna sconosciuta ai più – sottolinea Palimodde – Colori accesi, forti, che non sono semplicemente nella tavolozza creativa, ma sono nel cielo di Sardegna, nelle peonie che in primavera fioriscono nella valle di Lanaitho e nei frutti dei fichi d’India nelle campagne. I pigmenti naturali diventano storia, archeologia, su tessuti naturali, sul cotone, sulla lana, sul lino, lavorati al telaio, attraverso le creazioni delle Botteghe Su Gologone». Con l’auspicio che l’hotel e la sua arte possano tornare a disposizione dei viaggiatori di tutto il mondo.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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