Las Vegas dice sì alla marijuana, ma guai a fumarla per strada
Gli americani la chiamano recreational cannabis. Tradotto, marijuana a scopo ricreativo. E dal 1° luglio Las Vegas e il Nevada si sono aggiunti alle altre città e stati degli Stati Uniti (gli altri sono Colorado, Oregon, Washington e Alaska) dove i maggiori di 21 anni possono acquistarne legalmente fino a 1 oncia (un po’ meno di una trentina di grammi).
Secondo l’Associated Press, sono in tutto una quarantina gli esercizi che lo Stato ha autorizzato a vendere cannabis, di cui 39 si trovano nella capitale del gioco d’azzardo (ma solo uno sulla celebre Strip) e nella limitrofa Clark County.
Come succede anche in tutti gli altri luoghi degli Usa dove è stata consentita la vendita di marijuana a scopo ricreativo, anche a Las Vegas è stato vietato il consumo pubblico delle varie sostanze acquistabili nei coffee shop (o dispensari, per dirla all’americana).
Risultato: meglio non farsi sorprendere a fumare né all’interno dei casinò, né tantomeno dentro le proprie camere d’hotel o lungo la stessa Strip. Altrimenti vige la politica della tolleranza zero e la sanzione può arrivare a 600 dollari.