Lastminute può vendere biglietti Ryanair: la Corte ha detto sì
Ci sono voluti ben 15 anni, ma alla fine la Corte Suprema svizzera ha stabilito che Lastimute.com non infrange nessun diritto di proprietà intellettuale nel vendere i biglietti della compagnia aerea Ryanair.
E questa, in teoria, può essere una buona notizia anche per le agenzie di viaggi italiane che hanno denunciato, anche pochi giorni fa, i tentativi di ostruzionismo e l’assenza di dialogo da parte della compagnia aerea low cost.
Nel dettaglio, l’organo giuridico svizzero ha confermato attraverso due sentenze di appello distinte che BravoNext SA – sussidiaria della Ota – ha operato in maniera legittima in passato e quindi può continuare a offrire a tutti i suoi clienti la possibilità di comparare e prenotare biglietti aerei di Ryanair attraverso il sito web del Gruppo (Lastminute,com, volagratis.com, rumbo.es, weg.de, bravofly.com e altri).
Una buona notizia per le agenzie italiane
La Corte si è espressa in favore di Lastminute.com sostenendo che le attività dell’agenzia di viaggi online non infrange alcun diritto di proprietà intellettuale né altri obblighi contrattuali con la compagnia aerea. Tutto questo nonostante, secondo la Corte, il vettore abbia condotto “una lunga, controversa e in ultima analisi infondata campagna mediatica in tutta Europa”.
In questo passaggio si rafforza ancora di più, quindi, la battaglia che stanno conducendo in queste settimane le associazioni delle agenzie di viaggi in Italia contro le pratiche commerciali (e non solo queste) ritenute scorrette e sanzionabili.
Questo perché – nonostante la differenza tra agenzie di viaggi online e tradizionali – si instaura un precedente sui diritti dell’intermediazione.
Nel frattempo anche in Spagna si riapre la battaglia legale delle agenzie di viaggi contro Ryanair. Dopo che nei giorni scorsi la giustizia iberica aveva dato ragione alla low cost, l’associazione Acave ha presentato ricorso.
Acave ha intentato causa contro Ryanair sostenendo che il vettore avesse accusato in maniera fasulla l’intero settore dell’intermediazione di aver compiuto atti illeciti (attività non autorizzate dal vettore, informazioni su metodi di pagamento e impedimenti ai rimborsi).
Tornando a Lastmiute, però, in queste ultime e definitive pronunciazioni, la Corte Suprema si è espressa respingendo proprio l’appello di Ryanair alla precedente sentenza del 2019 che aveva già dichiarato la legittimità dell’operato di Lastminute.com in Spagna, Italia, Germania e Svizzera.
Il “ramoscello d’ulivo” di Lastminute
Nel comunicato stampa ufficiale Lastminute.comsottolinea come la sentenza sia “un grande successo per noi e una grande vittoria per i consumatori” e offre un “ramoscello d’ulivo” a Ryanair augurandosi di poter iniziare a collaborare in futuro per il bene dell’intero settore e di clienti.
Luca Concone, ceo di Lastminute.com, ha dichiarato: «Abbiamo sempre creduto che consentire ai consumatori di prenotare ogni tipo di biglietto aereo presente sul mercato non danneggiasse il business di alcuna compagnia aerea. Al contrario questo avrebbe invece favorito la trasparenza e guidato la crescita e la competitività del mercato. Tutte le compagnie aeree dovrebbero accogliere questa sentenza e iniziare a collaborare di più con le Ota a beneficio dei viaggiatori».
«Siamo orgogliosi di questo risultato perchè questa sentenza rafforza la nostra posizione e significa che il Gruppo Lastminute.com può continuare a garantire ai propri clienti l’accesso a un’ampia offerta di boli, sia come prodotto singolo, sia come parte di un pacchetto di viaggio», ha ribadito Alessandra Reda, chief legal, tax corporate & dp officer di Lastminute.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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