by Mariangela Traficante | 26 Maggio 2023 9:14
«Oggi è di nuovo facile viaggiare in Australia, non ci sono più restrizioni, la situazione è tornata al pre Covid e per i turisti sono a disposizione tante nuove esperienze e prodotti turistici. Vogliamo far capire è che questo è il momento giusto per compiere questo viaggio che è nella bucket list di molti».
Così Eva Seller, regional general manager Continental Europe per Tourism Australia, sintetizza le intenzioni dell’ente del turismo. La manager è in Italia per incontrare il trade insieme ai rappresentanti dei singoli Stati e territori australiani, e conferma un feedback positivo da parte dei turisti che sono tornati a visitare il Downunder con la riapertura, portando un certo recupero.
Gli arrivi italiani a marzo sono stati all’85% dei volumi dello stesso mese del 2019, è del 61% invece la percentuale di recupero nei dodici mesi contro lo stesso periodo pre Covid. I connazionali nell’ultimo anno sono stati 43.900. Ad aiutare il traffico tra i due Paesi, infine, c’è anche il volo diretto di Qantas tra Roma e Sidney via Perth[1], che riparte il prossimo 18 giugno.
Nel 55,6% dei casi si tratta di nuovi turisti, che hanno viaggiato dall’Italia per la prima volta. «Parlando invece globalmente, ci aspettiamo una piena ripresa verso il 2025, ma potrebbe arrivare anche prima, molto dipende da come reagirà la Cina. Intanto, a maggio la capacità aerea è tornata all’86% del livello pre-Covid, con la previsione di arrivare all’89 entro settembre»
Secondo una survey condotta tra gli agenti di viaggi, il 49% dei rispondenti ha dichiarato vendite che vanno moderatamente bene. I clienti chiedono soprattutto viaggi di nozze, viaggi in famiglia e di gruppo, con una durata tra le 2 e le 3 settimane. E, raccontano da Tourism Australia, si sta facendo strada tra i turisti italiani un trend prima appannaggio soprattutto del Nord Europa, i viaggi in camper.
Tra i principali ostacoli alla vendita, poche sorprese: gli agenti di viaggi citano i prezzi, la disponibilità di tempo, le lunghe distanze e la bassa offerta di voli domestici e il fatto che ci siano pochi tour e guide in italiano.
Eva Seller non nasconde il tema inflazione: «è vero, ma non è una questione che riguarda solo l’Australia. Inoltre sono aumentati i costi dei voli ma non dei servizi a terra e dell’hôtellerie, considerando anche che il cambio dell’euro con il dollaro australiano è favorevole. Pensiamo che il desiderio di viaggiare sia più forte, e in effetti le tariffe aeree più alte portano come conseguenza un aumento della permanenza, che per il solo settore leisure è di 21 giorni (che salgono a 55 comprendendo anche i working holidays)».
L’ente investe anche in un grande lavoro per formare gli agenti, grazie al programma Aussie Specialist che vede in training oltre un migliaio di agenti mentre sono a quota 797 i diplomati. Per loro è in programma a ottobre a Cairns nel prossimo famil trip G’day Australia.
«Sappiamo che c’è bisogno di fiducia nel prodotto per spingerne la vendita, e l’attività di formazione è necessaria soprattutto dopo il turnover dovuto al Covid»
Cultura aborigena, sostenibilità e accessibilità intesa a 360 gradi sono i focus della promozione per il prossimo futuro, insieme a nuovi prodotti presentati dai diversi stati e territori.
NEWS DAGLI STATI. Una carrellata di nuove aperture alberghiere e un maggiore focus su prodotti legati alla cultura aborigena sono tra gli highlight del Victoria e di Melbourne, che l’anno prossimo si appresta ad ospitare Ate dal 19 al 23 maggio. Linee di sviluppo simili anche ad Adelaide, in South Australia, Stato che punta anche a diversificare l’offerta di Kangaroo Island puntando ovviamente sulla conservazione dell’ambiente ma anche su esperienze come l’e-bike e i walking tour.
Il Western Australia investe sulla connettività, con l’arrivo da luglio di una nuova compagnia aerea locale, Nexus Airlines, tra Perth e la Coral Coast da luglio, e sulla percezione di Perth come meta ideale da scoprire per uno stopover di tre o quattro giorni. Anche Brisbane, capitale del Queensland, è cambiata molto negli ultimi anni evolvendosi da destinazione essenzialmente business a meta interessante per il leisure, e che ora guarda alle potenzialità dei Giochi olimpici previsti nel 2032.
Nuove potenzialità ad effetto si sperimentano anche per il gioiello del Northern Territory, Ayers Rock, dove si tendono a spingere soggiorni più lunghi anche grazie ad esperienze e spettacoli multimediali. Tra questi, il Red Centre Light Trail, un itinerario di sei giorni che comprende anche una nuova installazione di luci e suoni e le Light Towers a Kings Canyon, e Field of Light e Wint Jiri Wiru, la nuova performance di storytelling che vede l’impiego di mille droni.
In foto, Eva Seller insieme a Barbara Samoilenko, Marketing Manager Continental Europe Visit Victoria, Craig Smith, Marketing Manager per l’Italia di Tourism Western Australia, Rhett Lego, Marketing Manager Tourism Western Australia – Continental Europe, Giancarlo Truffa, Trade Marketing Manager Tourism Northern Territory per l’Italia, Janice Kurrle, Regional Manager UK & Europe, International South Australian Tourism Commission e Cassie Zuill, Director Americas, United Kingdom and Europe Tourism and Events Queensland
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