È prudente ma costante l’apertura dell’Australia ai viaggi internazionali. Dopo l’eliminazione del divieto – o meglio, dell’obbligo di richiedere una specifica esenzione – per i viaggi all’estero per i cittadini aAustraliani, il governo lancia segnali che fanno sperare in una riapertura dei confini anche in entrata del Paese.
Mercoledì scorso, il primo ministro Scott Morrison ha detto al parlamento federale che «entro la fine dell’anno prevedo che saremo pienamente in grado di vedere i visitatori internazionali, compresi i backpackers, che abbiano completato il ciclo vaccinale, poter tornare nuovamente in Australia».
Anticipano i tempi gli stati del New South Wales (dove si trova Sidney) e del Victoria (dove si trova Melbourne), che dal 1° Novembre hanno tolto l’obbligo di quarantena di 14 giorni per i viaggiatori internazionali vaccinati in arrivo. Attenzione però, perché come sottolinea il giornale online australiano Abc News, «il governo federale, che controlla i visti, afferma che non a tutti sarà permesso di entrare nel Paese, poiché non rilascerà molti visti, per limitare così i viaggi e dare la priorità al ritorno degli australiani che sono rimasti bloccati all’estero».
Il Paese ha chiuso le proprie frontiere a marzo 2020, mettendo in atto una delle politiche sanitarie più restrittive, ed impedendo a decine di migliaia gli australiani all’estero di tornare in patria e vedere le proprie famiglie per oltre un anno e mezzo. Pochissime le eccezioni, in ogni caso tenute a rispettare l’obbligo di quarantena di 14 giorni in hotel.
Come New South Wales e Victoria, anche la Tasmania e il South Australia rinunceranno alle restrizioni di quarantena per i visitatori completamente vaccinati, rispettivamente a partire dal 15 dicembre e alla fine dell’anno. Il Queensland invece, manterrà i requisiti di quarantena almeno fino al 17 dicembre. L’apertura nazionale agli arrivi internazionali, però, andrà probabilmente per gradi.
Stuart Laurence Ayres, ministro del New South Wales, ha specificato che il governo federale consentirà l’ingresso in maniera graduale a seconda dei Paesi di provenienza: «Non c’è dubbio che il Commonwealth sarà in grado di raggiungere questo obiettivo con alcuni paesi più rapidamente di altri. Saremo anche in grado di realizzare certi obiettivi in collaborazione con alcune compagnie aeree più velocemente che con altre, quindi ci saranno alcune fasi incrementali dovute alla capacità del Commonwealth di verificare lo stato di vaccinazione, ma non stiamo discriminando tra i paesi».
Finora, tra i Paesi che consentono l’ingresso agli australiani senza dover subire la quarantena all’arrivo ci sono Italia (che ha inserito l’ Australia nell’elenco “D” della Farnesina), Regno Unito, Stati Uniti, Canada, , Grecia, Germania e Sudafrica. Un corridoio preferenziale è da poco stato aperto dal governo australiano con Singapore.