L’Austria fa slittare l’apertura delle frontiere con l’Italia
Italia off limits per l’Austria e la Germania: il governo austriaco ritiene infatti che il ‘”perdurare delle restrizioni in Paesi come Italia e Spagna farà durare un po’ di più la chiusura delle frontiere”. È quanto ha dichiarato il ministro del Turismo austriaco, Elisabeth Koestinger, poche ore dopo il varo delle linee guida dell’Unione Europea per il turismo.
Nel dettaglio il governo di Vienna ha stabilito che dal 15 maggio verrà consentito il traffico transfrontaliero con la Germania solo per visite a parenti o per motivi di lavoro, mentre la riapertura definitiva delle frontiere per Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia, senza limitazioni, avverrà dal 15 giugno.
Intanto dalla Germania arriva la conferma che «l’obiettivo del governo tedesco è aprire le sue frontiere entro il 15 giugno». Lo ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, in conferenza stampa, annunciando che «la Germania aprirà le frontiere con il Lussemburgo a partire da sabato 16 maggio e subito dopo anche con la Danimarca non appena il governo danese avrà compiuto le sue consultazioni con i Paesi vicini».
Anche i governi di Francia e Svizzera ritengono prematuro un provvedimento di riapertura senza limiti delle frontiere con l’Italia e la Spagna, ma hanno prospettato che a fine maggio, in base ai dati di contenimento dei contagi da coronavirus in questi due Paesi, potrebbero riaprire i confini a tutti i viaggiatori.
In questa ottica l’Ue ha affrontato anche il tema delicato dei trasporti e la commissaria ai Trasporti Adina Valean, nel presentare le linee guida dell’esecutivo comunitario per far ripartire i trasporti in Europa, ha dichiarato: «Non raccomandiamo in maniera specifica di avere dei posti vuoti sugli aerei – come misura di sicurezza legata al contenimento del contagio di Covid-19 – tuttavia raccomandiamo d’indossare una mascherina e altri dispositivi di protezione, sia ai passeggeri che all’equipaggio, e abbiamo stabilito altri protocolli relativi all’imbarco e al disimbarco dei passeggeri».
A tal proposito l’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) e l’Ecdc (Agenzia Ue per la prevenzione e il controllo delle malattie) presenteranno entro pochi giorni altre linee guida tecniche per “facilitare un approccio coordinato e assistere le autorità nazionali”.