Lazio, la riscoperta di Ponza tra turismo del mare e proposte Mice
Nel Lazio c’è un asset strategico per il turismo del mare e si chiama Ponza, ma per posizionarla nei mercati come location d’eccellenza occorre vincere la sfida dell’accessibilità e della mobilità green. È la road map tracciata dal presidente del Convention Bureau Roma & Lazio, Stefano Fiori, intervenendo al forum A.R.I.A. (Accoglienza, Risorse, Infrastrutture, Ambiente) promosso dai giovani imprenditori di Unindustria, tenutosi nell’isola pontina, al quale ha partecipato in collegamento il ministro del turismo, Daniela Santanchè.
«Da tempo il CBReL lavora ed è presente nelle fiere internazionali per promuovere la destinazione Lazio ed in particolare per favorire lo sviluppo dei turismi buoni, vale a dire il luxury, che ogni anno in Italia genera un giro d’affari di quasi 24 miliardi di euro, la meeting industry col turismo congressuale e l’incentive travel che fattura almeno10 miliardi l’anno, il wedding tourism (matrimoni degli stranieri in Italia) che vale oltre 600 milioni di euro; e ancora l’automotive, il turismo enogastronomico, gli eventi sportivi, lo slow tourism, ed anche il turismo del mare d’eccellenza con luoghi iconici come l’isola di Ponza che può vantare anche suggestivi siti archeologici», ricorda Fiori.
Ma occorre declinare l’offerta in modo innovativo, perché oggi il visitatore è alla ricerca di esperienze irripetibili. «Per realizzare al meglio questa missione è indispensabile che ci sia un cambio di passo e che si evolva lo scenario, risolvendo alcune criticità di rilievo come ad esempio, nel caso dell’isola di Ponza, l’accessibilità con efficienti collegamenti durante tutto l’anno che permettano l’allestimento di offerte turistiche volte anche a destagionalizzare. È importante intervenire sulla portualità che agevoli i transfer. Così come – ha concluso Fiori – è essenziale investire sulla formazione del personale che rappresenta il valore aggiunto della nostra filiera turistica: ci vogliono scuole non solo di alta formazione per manager ma anche istituti di specializzazione per tante nuove figure essenziali».
Concetti pienamente condivisi dal presidente di Unindustria, Angelo Camilli, che intervenendo al forum ha evidenziato: «Come tutte le isole anche Ponza ha bisogno di rimanere connessa e organica alla vita del litorale e del continente. Ma occorre lavorare sui bisogni strutturali di questi territori, sull’innovazione, sulla possibilità di fare investimenti per aumentare la sostenibilità e l’attrattività per fare impresa, significa dare realmente nuove possibilità di futuro all’isola».
Così come il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, Corrado Savoriti, ha sottolineato la mission futura: «Il nostro intento è avviare un confronto per favorire la valorizzazione e tutela dei beni culturali e naturalistici di Ponza e per migliorare gli standard di accoglienza e della gestione dei flussi turistici».