Tra i primi Paesi dell’area caraibica a riaprire durante la pandemia, la Giamaica da giugno 2020 ha accolto oltre 5 milioni di turisti, inclusi i passeggeri delle navi da crociera, e conta di chiudere il 2022 con 2,6 milioni di arrivi internazionali.
Fanalino di coda il mercato italiano a causa della mancanza di voli diretti, situazione che dovrebbe sbloccarsi il 20 novembre con la ripresa del volo settimanale Neos da Milano a Montego Bay.
«Fino a settembre abbiamo registrato 1.200 visitatori dall’Italia, ben al di sotto della media abituale di circa 8mila turisti l’anno – ha dichiarato Gregory Shervington, regional director Continental Europe Jamaica Tourist Board, a Ttg Travel Experience – Abbiamo quindi grandi aspettative sul ritorno del volo operato da Neos, ma allo stesso tempo stiamo attivamente cercando altri collegamenti, da Francoforte, Londra, Zurigo».
Per spingere ulteriormente gli arrivi dall’Italia «siamo disponibili a offrire supporto al trade italiano, una nostra componente chiave è lavorare in collaborazione con i tour operator e supportarli nello sviluppo dei loro progetti. Vorremmo poi aprire nuovi mercati verso i viaggiatori più maturi, che cercano esperienze di alto livello in termini di maggiore qualità, sistemazioni ed esperienze culturali, storiche e culinarie a 5 stelle», ha aggiunto Shervington.
Si rivolgono anche a questo target i nuovi progetti di sviluppo alberghiero e turistico che saranno completati nell’arco di un quinquennio. «La pandemia non ha bloccato gli investimenti che erano già stati stanziati – ha commentato Shervington – che prevedono la realizzazione di circa 5mila nuove camere nei prossimi cinque anni. C’è stato qualche rallentamento, ma il 90% degli investimenti sono stati mantenuti».
Nella prima metà del 2023 Sandals aprirà il Dunn’s River vicino a Ocho Rios e un Beaches Resort a St. Ann. All’inizio dell’anno, Riu Hotel ha iniziato la costruzione di una nuova struttura a est di Montego Bay che sarà completata nel 2024. Ci sono poi piani per la realizzazione di un Princess Resort da 2mila camere, di un Hard Rock Resort e di un nuovo Secrets, ma sono numerose anche le strutture indipendenti attualmente in costruzione.
Tra questi, anche complessi residenziali di ville, una componente importante del prodotto Giamaica, di cui è letteralmente esplosa la domanda, soprattutto da parte di un target familiare che preferisce questo tipo di sistemazione con personale domestico di servizio incluso.
«Investimenti sono stati condotti anche sul fronte della sostenibilità e dell’ottimizzazione energetica – ha aggiunto Shervington – L’aeroporto di Montego Bay, il più grande dell’isola, è stato ampliato durante la pandemia e dotato di un impianto fotovoltaico che ora produce un terzo dell’energia necessaria alla struttura. Lo stesso hanno fatto molti dei grandi alberghi presenti sull’isola. In generale, comunque, la nostra popolazione è da sempre molto attenta alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, che rappresenta un elemento essenziale della nostra offerta turistica».