by Carla Villani | 26 Marzo 2024 11:25
Cefalù e i paesi sulle pendici della Madonie, Pollina e Castelbuono, hanno fatto da magnifico scenario nei tre giorni del press tour organizzato dal Gruppo Mangia’s in Sicilia presso il Mangia’s Pollina Resort[1] in concomitanza con la nona edizione della Mangia’s Academy, il programma di formazione e aggregazione del Gruppo dell’ospitalità che ogni anno accoglie i suoi dipendenti e collaboratori in uno dei 13 resort di proprietà tra Sicilia e Sardegna.
Un’occasione per il ceo e presidente del Gruppo Mangia’s, Marcello Mangia, per parlare dell’ambizioso piano di sviluppo del brand siciliano dell’hotellerie che vede, nel giro di pochi anni, il passaggio di tutte le sue strutture di proprietà alla categoria 5 stelle, con il conseguente riposizionamento nel settore del lusso.
Partita già la parte più “facile” del percorso, quella che riguarda la ristrutturazione e il restyling delle strutture 4 stelle che procede celermente – dopo Mangia’s Brucoli e Mangia’s Santa Teresa, il Gruppo ha avviato il restyling in Sardegna per MClub Marmorata, ed è in programma anche quello del Mangia’s Pollina per un totale di 100 milioni stanziati fino ad ora – rimane quella che è senza dubbio la parte più difficile, cioè l’upgrade 5 stelle dell’offerta concept, con la creazione di quello che, come sottolinea il ceo, «Sarà un nuovo brand con un nuovo format dell’ospitalità. Per farlo prenderemo il meglio dal Marriott e dall’Hilton e ci aggiungeremo le nostre esperienze, la nostra offerta enogastronomica, legata al territorio, l’invito alla scoperta di ciò che c’è fuori dal resort; faremo un intrattenimento con serate a tema, che uniscono cucina e musica, che coinvolgono i nostri ospiti spontaneamente, avremo tanti ristoranti per serate ognuna diversa dall’altra, saremo aperti anche al pubblico esterno perché vogliamo essere un punto di rifermento anche per abita il territorio, con un’idea però anche dicon un’idea di internazionalizzazione dell’offerta che possa diventare sempre più appetibile per il mercato europeo e americano, destinato ad aumentare grazie alla collaborazione con Hilton e Marriott».
Un format dove la struttura alberghiera diventa contenitore, dove a essere protagonista non è più la bellezza, l’eleganza, il comfort di una camera 5 stelle, ma tutta la parte che si vive fuori dalla camera, negli spazi comuni, tra piscina, ristorante, bar, a cui aggiungere le esperienze vissute nel territorio, con visite guidate speciali, come quella fatte durante il press tour a Cefalù e Castelbuono, accompagnate da guide locali che diventano quasi una gita tra amici, intervallate da piacevoli punti di ristoro con assaggio dei prodotti locali, dove alla storia degli splendidi borghi e paesi che si visitano si uniscono racconti e aneddoti che solo chi ha vissuto da sempre i luoghi può conoscere e condividere.
«Non è facile – continua Mangia – Ma quello che ci stiamo predisponendo a fare è di non fermarci all’ospitalità semplice, perché di lusso ce ne è già tanto, ma creare una piattaforma di offerte speciali, grazie anche ai nostri partner del mondo dell’enogastronomia, per esperienze che potranno poi diventare ricordi, memorie nel turista».
Un piano per il riposizionamento verso il mercato del lusso che prevede anche l’aumento del numero delle strutture offerte, in tre anni l’obiettivo è di arrivare a 20 resort 5 stelle, a cui si aggiunge, a breve, l’ingresso del Gruppo nel mercato dei city hotel 5 stelle, al momento è in via di definizione un’operazione di acquisizione di una struttura 5 stelle luxury in una delle più importanti città italiane.
Il Gruppo ha chiuso il 2023 con ricavi per 114 milioni e punta quest’anno a una crescita fino a 120 milioni di euro, con investimenti totali per 250 milioni.
«Festeggiamo il 50° anno di vita della nostra società con un risultato eccezionale, primo dei frutti raccolti dopo la profonda trasformazione della nostra azienda iniziata con joint venture con Blackstone. Da un punto di vista delle vendite, il ruolo delle adv rimane anche nella nuova visione molto importante e genera circa il 50% delle prenotazioni, mentre il canale diretto, in crescita, è il 18% delle prenotazioni totali – sottolinea il ceo – Le agenzie hanno ripreso il loro ruolo importante dopo il Covid, e sono diventate di nuovo un punto di rifermento perché sono molto più competenti rispetto a qualche anno fa, oggi sono dei veri consulenti di viaggio; il mercato B2B è imprescindibile per noi e per i 5 stelle in generale e per le adv vendere un prodotto di lusso è un’opportunità per avere più margine e quindi più guadagno».
Riguardo l’evento che ha riunito il mondo Mangia’s, la Mangia’s Academy, si tratta nello specifico di due settimane dedicate allo sviluppo delle competenze e capacità di staff e collaboratori, con workshop curati da partner di Mangia’s e focus specifici su tutti i dipartimenti interni degli hotel team con l’obiettivo alzare il livello di eccellenza dei servizi offerti, ora quanto mai necessario dopo il passaggio a 5 stelle di alcune strutture del Gruppo attraverso una serie di ristrutturazioni, ovvero del Mangia’s Santa Teresa Sardinia[2] a Santa Teresa Gallura (SS), Sardegna, entrato a far parte della Curio Collection by Hilton; del Mangia’s Torre del Barone Resort & SPA[3] in Sicilia e, sempre in Sicilia, del Mangia’s Brucoli[4] (Sr), entrato a far parte della Marriott International’s Autograph Collection.
A margine del programma formativo, si è tenuta la tavola rotonda “Together towards a bright future, where innovation meets sustainability”, un interessante confronto tra realtà e persone partner del Gruppo che, proprio grazie alla sua politica che mette al centro l’attenzione la formazione del dipendente, ha ottenuto di recente la certificazione “Great Place to Work Italia[5]“.
Focus della tavola rotonda due temi strettamente legati fra loro e più che mai attuali anche nel mondo dell hôtellerie: innovazione e sostenibilità, ovvero come far convivere le nuove offerte dell’accoglienza, la nuova ospitalità con un turismo sostenibile e a difesa del patrimonio ambientale.
«Noi abbracciamo totalmente il tema della sostenibilità che per il Gruppo è anche una scelta strategica, non semplicemente qualcosa che ci viene chiesto e che dobbiamo fare – sottolinea Marcello Mangia, presidente e ceo del Gruppo – Abbiamo già ottenuto per quasi tutti nostri resort la certificazione Breem In-Use “Very Good” per gli immobili, e tra poco arriverà anche la Esg, per gli interni, entro un anno tutti i nostri resort saranno certificati con i criteri Breem. La sostenibilità dell’azienda è anche un processo che la consolida perché la costringe a rispettare degli standard che ti assicurano una alta produttività. Anche la scelta di associarsi ai nostri nuovi partner, il fondo Blackstone[6], Marriott e Hilton, ci costringe ad adottare tutta una serie di pratiche che questi colossi ci richiedono anche in termini di certificazioni per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, tutte operazioni che vanno ad aggiungere valore alla nostra azienda. Sostenibilità è uguale a migliore reputazione in tutti i sensi».
Tra gli ospiti dell’Academy 2024, Vincenzo Cremonini, amministratore delegato del Gruppo Cremonini, Francesco Ospitali, amministratore delegato Marr Spa & chairman Marr Foodservice Iberica Sa, Gruppi con il quale Mangia’s ha di recente firmato contratti di collaborazione e con cui condivide l’applicazione di pratiche sostenibili; Alessio Planeta, amministratore delegato e responsabile tecnico delle aziende agricole Planeta e Peppe Giuffrè, chef trapanese, esponente delle tradizioni culinarie del territorio.
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