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Le Hawaii tentano il rilancio: 6,3 milioni per il turismo

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Il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha annunciato lo stanziamento di 6,3 milioni di dollari per sostenere la ripresa dell’industria del turismo, messa sotto pressione dagli incendi che hanno devastato l’isola di Maui nell’agosto 2023, ma anche dai recenti incendi nella contea di Los Angeles, dato che è dalla California che proviene il maggior numero di visitatori. Con l’incognita Trump sullo sfondo.

I fondi, che si aggiungono agli oltre 60 milioni annuali, sono stati stanziati dal Dipartimento dello sviluppo economico e del turismo e fanno già parte del budget esistente. «Siamo consapevoli degli effetti duraturi degli incendi di Maui sulla nostra industria del turismo e del continuo calo della presenza negli alberghi di West Maui», ha commentato James Kunane Tokioka, direttore del dipartimento, secondo quanto riportato da Travel Weekly. «Dato che prevediamo che i flussi turistici subiranno l’impatto degli incendi di Los Angeles, la campagna per la ripresa del turismo ha l’obiettivo di spingere la presenza turistica per aiutare le imprese locali e sostenere l’occupazione», ha aggiunto.

SOGNANDO LA CALIFORNIA

La California ha un ruolo centrale per l’industria del turismo delle Hawaii: secondo i dati del dipartimento, Los Angeles è la maggiore fonte di mercato, con il 9,1% dei visitatori totali del 2024; il 30,2% di tutti i visitatori arrivava, lo scorso anno, dalla California la cui prossimità, combinata con la disponibilità di voli nostop, rende d’altra parte le Hawaii una meta attraente per i californiani.

Secondo un articolo di Travel Weekly della scorsa estate, gli arrivi dagli Stati a ovest delle Montagne Rocciose, la zona di provenienza più importante per il turismo hawaiano, sono diminuiti, rispetto a un anno prima, del 7,2% a 2,4 milioni nei primi cinque mesi del 2024. Il calo a Maui è stato anche maggiore, pari al 23,8% nei primi sei mesi dell’anno. Per questo motivo, la strategia delle Hawaii è quella di puntare su altri mercati, come la parte orientale degli Stati Uniti e, naturalmente, di attirare un maggior numero di viaggiatori internazionali, come per esempio gli europei con un’offerta new age.

CI SI METTE ANCHE TRUMP

Il sito Beat of Hawaii, che si occupa dell’industria turistica nell’arcipelago, si interroga se i nuovi fondi saranno sufficienti ad affrontare le nuove difficoltà, a partire dall’incertezza creata dagli incendi in California, che a sua volta cerca di far ripartire il turismo. L’industria turistica delle Hawaii si è nel tempo concentrata sui visitatori altospendenti, provenienti soprattutto dalle zone più ricche di Los Angeles, e le lunghe permanenze. Questi viaggiatori tendono a rimandare le vacanze lunghe in tempi incerti, soprattutto se alle prese con danni alle proprietà e perdite finanziarie. Allo stesso tempo, guardando al più ampio mercato losangelino, si nota un rallentamento delle spese dedicate ai viaggi. A preoccupare sono poi le tensioni sul piano commerciale tra Stati Uniti e Canada, il secondo mercato internazionale per le Hawaii, dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha minacciato dazi del 25% sui prodotti canadesi (annunciati per il primo febbraio, poi subito sospesi per un mese). Molti turisti canadesi, secondo Beat of Hawaii, rinunceranno alle vacanze nell’arcipelago, decidendo di evitare gli Stati Uniti.

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