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Le intenzioni di Santanchè: «Fondi al turismo oltre il Pnrr»

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I soldi del Pnrr per il turismo non bastano a sostenere e rilanciare il comparto. Lo ha ribadito il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo all’assemblea nazionale dell’Anci – l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Dopo aver esordito definendo i sindaci degli 8.000 Comuni italiani degli «utentici eroi», per il coraggio mostrato durante la pandemia, Santanchè ha sottolineato come l’Anci abbia «saputo interpretare i bisogni della nazione, spesso anticipando e innovando».

«Oggi ripartiamo più forti e come ministero – ha dichiarato – faremo il possibile per far diventare il turismo la prima azienda del Paese, puntando soprattutto delle eccellenze dei vostri Comuni. Metteremo in campo le risorse necessarie per sostenere il settore e questo perché sappiamo bene come i fondi destinati dal Pnrr al turismo (2,4 miliardi di euro) siano veramente pochi. Ma abbiamo tante altre possibilità: ci sono, ad esempio, i fondi di sviluppo e coesione Europea che voglio usare proprio per sostenere il comparto».

Il ministro ha poi menzionato la legge di Bilancio varata due giorni fa dal governo Meloni: «Sappiamo bene che non è sufficiente, ma ci siamo insediati da appena un mese e abbiamo portato a termine una Manovra con piccoli, ma significativi segnali anche per il turismo: vedi la detassazione delle mance e i buoni lavoro per colmarte il deficit di personale. Abbiamo fatto capire che chi fa bene il suo lavoro, chi opera con professionalità, verrà sicuramente premiato da questo esecutivo».

Infine una battuta sull’immediato futuro: «Parte la stagione invernale e gli impianti di risalita avranno il credito d’imposta e fondi necessari per rimodernare certe infrastrutture. Ma stiamo già lavorando anche sui borghi: per contrastare l’emergenza spopolamento possiamo attivare virtuosi progetti trasversali e fare rete tra vari borghi per un’offerta turistica ad ampio raggio. E interverremo sul tema della sostenibilità: abbiamo messo un Fondo integrato per i borghi che intendiamo rifinanziare, ci sono 6 milioni di euro per il turismo sostenibile, centinaia di milioni per le ciclovie, altri 3 milioni di euro per i cammini religiosi e i 20 milioni di risorse per i piccoli borghi. Lo so che non basta, ma è un segnale. Lavoreremo in futuro per avere più risorse per fare sviluppo e un’offerta turistica più interessante».

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