by Valentina Neri | 13 Giugno 2017 12:43
Un mare di eventi. È questo lo slogan, nonché l’obiettivo centrato anche quest’anno da Tipicità in blu (25-28 maggio), spin off di Tipicità tutto dedicato alle tematiche della blue economy, della sostenibilità e della pesca. Dopo Spalato, ospite d’onore dello scorso anno, la quarta edizione si è legata alla cittadina greca di Igoumenitsa rappresentata dal sindaco Ioannis Lolos e omaggiata con la divertente e prelibata cena-scontro tra lo chef italiano Umberto Bentivoglio e quello greco Thomas Nikolaou che con i loro piatti a base di cozze, alici e rombo hanno presentato un menù ad hoc per aprire ufficialmente la manifestazione.
A fare da palcoscenico privilegiato è ancora una volta Ancona che ormai da qualche anno è impegnata a riscoprire il proprio rapporto con il mare, visto non più solo come fonte economica, ma come grande alleato turistico, basti pensare alla vicina Portonovo e alle grotte lungo il litorale che gli anconetani da generazioni utilizzano come pied-à-terre sulla spiaggia.
In cartellone per la cittadinanza, e non solo, 30 tra eventi, talk show, iniziative speciali, laboratori, convegni e momenti educational per la stampa e gli operatori come la visita guidata del centro di Ancona e la minicrociera dal Mandracchio alla Baia di Portonovo. Particolarmente apprezzate dal pubblico le 4.200 degustazioni di prelibatezze dell’Adriatico proposte al “Blu Village”, preso letteralmente d’assalto, tra sabato e domenica, nel mercato ittico riadattato per l’occasione a centro culturale e ricreativo.
Di giorno, infatti, il village ha dato spazio al Gran Premio dell’Adriatico, anteprima assoluta di un evento che ha visto nascere una progettualità tra Ancona e Venezia, e soprattutto alle voci del mare con le storie di vita raccontate dalla viva voce dei pescatori. Di sera i tanti stand “approdi” hanno offerto moscioli (i rinomati molluschi locali), sardoni a scottadito, fritturine dell’Adriatico, e stoccafisso all’anconetana, abbinati a una selezione di Verdicchio e Rosso Conero, le bollicine marchigiane proposte dai vignaioli locali, mentre le comunità elleniche dei dintorni davano vita a un vero e proprio spettacolo con canti e balli tipici eseguiti con i costumi tradizionali.
«Tipicità in blu è un’iniziativa che proietta fortemente Ancona al centro dei nuovi scenari della macroregione adriatico-ionica, alla quale la città “dorica” porta in dote il suo know how e la sua naturale propensione a interpretare, in tutte le sue sfaccettature, il meglio dell’economia del mare – ha detto all’Agenzia di Viaggi il direttore della manifestazione, Angelo Serri – L’esperienza anconetana si distingue in quanto rappresenta una realtà multifunzionale potendo contare su assett strategici: centro di produzione cantieristica specializzata sia nella costruzione di grandi navi che di yacht di lusso, porto peschereccio, scalo mercantile, hub crocieristico, e capolinea dei traghetti per Grecia e Croazia, con il più grande approdo turistico dell’Adriatico. Inoltre, trattandosi di una delle 28 tappe del ”Grand tour delle Marche”, Tipicità in blu si configura come uno dei principali link di un articolato circuito turistico, contribuendo in questa chiave a qualificare e a promuovere l’intero comparto della regione».
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