Le Terme dell’Emilia Romagna protagoniste della “Notte Celeste” il 15 giugno
Sabato 15 giugno sarà un weekend coloratissimo, di bandiere ed eventi, per la Notte Celeste delle Terme in Emilia Romagna. Forte delle oltre 70mila presenze dell’anno scorso, l’ottava edizione della manifestazione coinvolge quest’anno 19 centri termali lungo la via Emilia, dall’Appennino alla Riviera. Un momento di grande visibilità per il percorso delle terme, con ricco cartellone di proposte all’insegna del benessere e del turismo slow: dai percorsi idroterapici a tour in e-bike e di nordic walking, dalle feste in piazza alle passeggiate per famiglie, dai concerti all’alba in spiaggia ai convegni sulla forest therapy (programma su www.lanotteceleste.it).
La novità 2019 è l’organizzazione dell’evento in sinergia con le Destinazioni Turistiche Emilia, Bologna-Modena e Romagna, per un gioco di squadra all’insegna dello sviluppo e della promozione dei prodotti turistici locali.
«Non esistono le terme senza il territorio attorno – conferma Lino Gilioli, presidente del Coter (Circuito Termale dell’Emilia Romagna), il consorzio che raggruppa tutti i centri termali della regione, con 24 stabilimenti oggi, dai 10 originari – Un valore aggiunto questa crescita come l’apporto dei privati, intesi come aziende termali».
In linea con l’anno precedente i 275mila arrivi di clienti termali nel 2018, in un territorio che vede una leggera prevalenza dell’area balneare su quelle parmense, centrale e forlivese. Giro d’affari diretto generato dai centri termali: oltre 76 milioni di euro, con indotto superiore ai 579 milioni.
La Guida alle terme dell’Emilia Romagna 2019 infine, con la new entry Terme dell’Agriturismo, nei dintorni di Bologna. Oltre a novità di trattamenti e agli speciali pacchetti di soggiorno, riporta informazioni e proposte di ciascuna località e, relativamente all’alta specializzazione nel trattamento termale per i bambini, annuncia ingressi gratuiti agli Acquari di Genova e di Cattolica.
Insomma, il sistema termale sempre più inteso come unicum, spaziando dal tema del benessere alla remise en forme, agli stili di vita. Una visione che, oltre alle arricchite proposte degli stabilimenti termali, esalta forme diverse di turismo in un territorio straordinario per l’offerta culturale di arte e borghi storici, via dei pellegrini, paesaggi e vacanze outdoor. A cui si aggiunge la food valley, con il cibo spesso emerso come principale richiamo turistico e che, con i risultati straordinari delle presenze passate in un anno da 45 a 60 milioni, vede l’Emilia Romagna giocarsi con la Toscana la posizione di prima destinazione italiana.