Ore 6 del mattino. In aeroporto si sbadiglia dietro le mascherine. È per noi uno dei primi voli post Covid, un fam trip in sicurezza con otto agenti di viaggi organizzato da Jambo Group, t.o. da anni attivo in Grecia. Stavolta, però, niente isole o casette bianche. La destinazione ellenica è per certi versi un luogo ancora sconosciuto al mercato italiano, bella e selvaggia, ricca di storia, natura incontaminata e strutture all’avanguardia. L’aereo rulla in pista. Si parte per Halkidiki, in italiano Calcidica, e la Macedonia centrale.
Il viaggio alla scoperta della terra di Alessandro Magno parte da qui: dall’inconfondibile penisola a forma di tre dita che si dilatano nel mar Egeo. Questa zona, metà greca e metà macedone, conserva siti archeologici straordinari, monasteri d’altri tempi, oltre 500 chilometri di spiagge strepitose e una tradizione culinaria che mescola sapientemente la cucina orientale con quella mediterranea.
Dall’aeroporto di Salonicco, si fila via veloce in auto verso la più mistica delle tre lingue di terra, il Monte Athos. Un’ora verso est e ci aspetta l’incredibile sorpresa: una passeggiata tra le rovine di Stagira, la città che nel 385 a.C. diede i natali ad Aristotele. Il percorso ci guida verso le torri di guardia, la suggestiva agorà a picco sul mare e una costruzione a forma di ferro di cavallo che conserverebbe i resti del grande pensatore. Seguire le orme del padre della filosofia occidentale è un’emozione incredibile.
Si torna sulla strada che taglia la macchia mediterranea, prima verso Olympiada, placido centro intitolato alla madre di Alessandro Magno, poi a Ierissos, un villaggio di pescatori, fino a raggiungere Ouranapolis, la cittadina-confine con lo Stato Autonomo Monastico della Montagna Sacra. Qui i cartelli multilingue avvisano gli uomini che è vietato entrare senza un permesso ufficiale, mentre alle donne è proibito del tutto l’accesso.
L’unica opzione per poter ammirare i 21 monasteri ortodossi aggrappati alla roccia è imbarcarsi su uno dei battelli che ogni giorno salpano dal porto. In tre ore di giro turistico si costeggia il sito Patrimonio Unesco, contemplando alcune delle costruzioni dove vivono 1.500 monaci e dove, tra antiche biblioteche e misteri, il tempo sembra essersi fermato. Il terzo dito della Calcidica non accoglie solo impenetrabili monasteri, ma anche pittoreschi villaggi in pietra e legno come l’incantevole Arnea, sentieri adatti agli amanti del trekking e imperdibili calette di sabbia dorata come quelle dell’isola di Ammouliani.
«Crediamo nel turismo verde – spiega Maria Pappa, marketing director della Mount Athos Area Organization – Abbiamo già attivato 13 itinerari che toccano boschi, mare e montagne da percorrere a piedi o in mountain bike. Scommettiamo anche sulla cucina: qui si mangiano il miglior pesce e le migliori cozze della Grecia e ci sono tante contaminazioni culinarie. Per questo da maggio a giugno promuoviamo un festival enogastronomico, Kouzina 2021, per far conoscere i piatti tradizionali».
Ancora un tuffo nella baia dell’Akrathos Beach Hotel, una struttura 4 stelle con 267 camere vista mare, e si parte verso gli altri due promontori, Kassandra e Sithonia. In questo angolo del nord della Grecia, i profumi sono intensi, le spiagge vantano 99 bandiere blu e ristorantini e taverne servono pesce freschissimo tutti i giorni. A Kassandra, il primo dito, si passa dalla vita vivace a paesini tranquilli dove la sera si balla il sirtaki e si brinda con lo tsipouro, l’acquavite bianca. Si può visitare la torre bizantina di Nea Fokea, fermarsi nella chiesetta del 1600 di Nea Skioni o, se si è fortunati, lasciarsi incantare dalla danza dei delfini lungo la costa di sabbia bianca di Possidi.
Immancabile la sosta ad Afytos, un delizioso paesino appollaiato su una rocca, con le case fatte in pietra, cortili profumati e affacci mozzafiato. «È un piccolo gioiello – spiega Bruno Leoni, direttore tecnico di Jambo Group che ci accompagna nel viaggio – Non a caso l’abbiamo scelta come base del nostro ufficio qui in Calcidica». Da Afytos la main road conduce a Sithonia. Qui il paesaggio diventa più brullo, aspro, costellato da boschi e pascoli. Ci si infila in stradine sterrate che sbucano su calette da cartolina come quella di Metamorfosi o il paradiso simil tropicale di Lagonisi, fino alla più famosa delle spiagge della zona, Karidi beach, un’oasi bianchissima con rocce di granito e acqua smeraldo nel paesino di Vourvourou.
Con gli occhi colmi di cultura e acque cristalline, arriviamo a Salonicco, Thessaloniki in greco, ultima tappa. «È come Milano, ma con il golfo di Napoli», riassume Bruno. E in effetti guardando il lungomare o il quartiere della Ladadika, soprannominata la piccola Trastevere, zeppi di bar e locali alla moda, scopriamo una città cosmopolita, giovane, trendy, dove i monopattini elettrici sfrecciano con i tesori bizantini a fare da sfondo.
Antico e moderno si confondono tra chiese bizantine e monumenti simbolo, come la Torre Bianca o l’enorme statua dedicata ad Alessandro Magno, fino ad arrivare alle antiche mura teodosiane che dominano la città. È tempo di tornare in Italia. Ci sarà il tampone, la fila, l’attesa in aeroporto. Ma siamo felici. Ci attardiamo ancora un po’. Il solito tramonto, infuocato, è bellissimo. Sorridiamo. Eh già, caro Aristotele. La natura non fa niente di inutile.
AGENZIE: «PIENO RISPETTO DELLE NUOVE REGOLE». Sicura, affascinante e con un mare che lascia senza parole. La Calcidica convince gli otto agenti di viaggi partiti dall’Italia e colpisce per i suoi odori, colori e la sua gente. «Ho adorato le esperienze con i locali – racconta Sara Canecchia della Flash Viaggi di Roma – Ho scoperto la vita media delle cozze e i piatti preparati secondo le ricette tipiche». Contatto sì, ma con un occhio alla sicurezza. «Operatori turistici e cittadini erano attenti alle misure di distanziamento sociale – aggiunge Simone Sperandini della Bluvacanze Tuscolana di Roma – Tutte le strutture avevano gel igienizzante e personale con la mascherina. Ottimo».