Flessibilità, tipicità e clientela di prossimità: le tre parole d’ordine degli albergatori di Logis Hotels, catena di alberghi e ristoranti con oltre 2.400 location in otto Paesi europei, traccia le sue linee guida per il post-covid. Tre lezioni di cui far tesoro dopo una stagione alberghiera che è stata un banco di prova durissimo per moltissimi albergatori, che si sono trovati a dover affrontare una crisi che ha fortemente intaccato lo svolgimento della loro attività, a far fronte ad investimenti per adeguare le loro strutture e i loro servizi alle norme anti Covid e a preparare il personale al trattamento della clientela secondo le regole anticontagio.
«La stagione che abbiamo lasciato alle spalle – dichiara Karim Soleilhavoup, direttore generale del gruppo Logis Hotels – è stato un momento critico per tutto il settore. Possiamo dire che nonostante le difficoltà le nostre strutture hanno resistito all’urto, anche se le criticità non sono finite e abbiamo davanti ancora un lungo tratto di strada prima di dichiararci fuori dalla crisi. La resilienza dei nostri hotel è merito soprattutto dei nostri albergatori che grazie a un rigoroso rispetto delle regole e a un forte attaccamento ai valori di Logis di vicinanza al territorio e attenzione al cliente, sono riusciti a offrire, nonostante tutto, un servizio di qualità elevata».
Tra le strategie spicca la flessibilità, ovvero la necessità di una maggiore cura e attenzione nei confronti del cliente per adeguarsi alle norme anti contagio e per offrire al tempo stesso un servizio di qualità elevata che ha già reso necessario un maggior impiego delle risorse in termini di disponibilità del personale e dei servizi. Quello che ha caratterizzato quindi la gestione degli alberghi nella passata stagione, secondo i responsabili di Logis Hotels, è stata proprio la flessibilità, una skill implementata più velocemente grazie alla conduzione familiare, caratteristica fondamentale degli alberghi indipendenti che ha permesso di andare incontro alle esigenze degli ospiti, rendendo più semplice, confortevole il soggiorno.
Altro passaggio chiave indicato dai vertici di Logis Hotels è lo sforzo di investimenti pubblicitari mirati, con specifiche campagne di advertising partendo dal presupposto che nell’immediato futuro si dovrà dialogare – almeno riguardo alle strutture relative all’Italia – con una clientela quasi esclusivamente italiana e l’assenza di un turismo internazionale deve spingere gli albergatori a optare per la scelta di campagne di advertising e visibilità online e off line incentrate sul territorio italiano.
Infine le tipicità del territorio: un driver importante è la riscoperta della tradizione enogastronomica, trend confermato anche da Coldiretti che ha individuato nella ricerca del prodotto tipico un elemento importante per la scelta della destinazione, rendendo la ricerca del cibo e vino locali il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy nel 2020 con circa 1/3 del budget destinato proprio all’alimentazione per consumi al ristorante o acquisto di souvenir. piatti dal gusto più internazionale. Da qui la strategia, anche per il futuro, di valorizzare la riscoperta enogastronomica del territorio attraverso la scelta di materie prime locali stagionali e piatti della tradizione italiana.