by Redazione | 1 Giugno 2021 13:25
Torna come di consueto la voglia delle vacanze mare per gli italiani, ma è un dato che segna anche il ritorno della centralità del mese di agosto. Lo testimoniano l’indice di fiducia dei viaggiatori italiani di Confturismo-Confcommercio (che recupera 12 punti in un mese – crescita record – segnando a maggio quota 69, allo stesso livello di due anni fa) estratto dall’Osservatorio mensile elaborato in collaborazione con Swg sulle intenzioni di vacanza dei nostri connazionali.
Se gli italiani stanno mettendo in soffitta 15 mesi di pandemia e di crisi, le preferenze si concentrano molto sul Mare Italia (il 60%), mentre tutte le altre tipologie di destinazione, dalla montagna alle città d’arte, perdono un po’ di terreno rispetto al periodo pre Covid.
Il 41% degli intervistati – quasi 10 milioni e mezzo rapportato alla popolazione dei vacanzieri estivi abituali – ha già prenotato o sta finalizzando la prenotazione in queste ore, mentre scende di 4 punti – dal 25% al 21% – la quota di coloro che continuano a essere scettici e non intenderebbero partire. Il segnale meno confortante, però, è quello relativo alla concentrazione dei flussi: il 46% degli italiani intervistati sceglie agosto per la vacanza principale, che diventa 64% se si aggiunge l’ultima quindicina di luglio, “quattro punti in più di quanto risultava solo 15 giorni fa. Un ridottissimo 9% sceglie giugno, sette punti in meno rispetto alla rilevazione precedente, mentre restano sostanzialmente stabili al 14% la prima quindicina di luglio e settembre”, rileva l’indagine dell’associazione.
Agli stessi livelli di un mese fa il rapporto tra Italia (86% delle preferenze) ed estero (programmato dal restante 14%), ma su quest’ultimo versante la vera novità è la Grecia, che con un balzo in avanti di 4 punti supera Francia e Spagna. Stabile invece il panorama delle destinazioni di casa nostra, con Puglia, Sicilia e Toscana sempre ai primi posti.
«Se la campagna vaccinale in corso è per molti un freno alle partenze di giugno e settembre sconta impegni lavorativi, di studio e le incertezze meteo, bisogna incentivare ancora di più quelli che possono programmare una vacanza in questi mesi – ricorda il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè – Perché non usare strumenti come il tax credit vacanze, questa volta puntando non sul livello di reddito ma sul periodo scelto? Ne beneficerebbe tutta l’economia, che spalmerebbe i costi di gestione delle attività su un periodo più lungo, a vantaggio dell’occupazione e dei prezzi da praticare. In pratica, se abbiamo pochi stranieri, premiamo gli italiani che prenotano questi periodi di vacanza».
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