Tra le oltre 500 pagine della Legge di Bilancio di fine anno (n° 178/2020) compaiono cinque micro fondi dedicati direttamente o indirettamente al turismo, anche se con dotazioni molto limitate.
Il primo fondo, di 4,5 milioni di euro, è da spalmare sui tre anni 2021, 2022 e 2023: riguarda il turismo di ritorno, con misure e incentivi che dovranno agevolare i soggiorni turistici degli italiani all’estero quali, ad esempio, gli ingressi gratuiti ai musei e nei parchi archeologici e alle mostre ed esposizioni gestite da enti pubblici.
Un altro fondo, di 10 milioni di euro, è invece destinato al recupero e alla riqualificazione di strutture edilizie dismesse e per la commercializzazione di prodotti agricoli. Ben più cospicuo il fondo di 20 milioni di euro per le piccole e medie imprese creative, che possono contribuire a valorizzare il turismo del territorio; mentre per sostenere le città portuali che hanno subìto il forte calo di traffico crocieristico è stato istituito un fondo ad hoc di 5 milioni di euro.
Infine un budget di 3 milioni di euro, praticamente un milione per i prossimi tre anni, è finalizzato alla formazione turistica esperenziale, migliorando le capacità professionali degli operatori e sensibilizzando così l’intera filiera alle tematiche del turismo sostenibile.