L’Egitto riapre a giugno:
nuove regole negli hotel
Un’apertura graduale, e con molti accorgimenti in ambito sanitario. A cominciare dai protocolli che saranno adottati all’interno delle strutture alberghiere. Il governo egiziano, dopo una riunione tra il primo ministro Madbouli e i ministri della Salute Hala Zayed e del Turismo Khaled Al-Anany, ha deciso di riaprire gli hotel a partire dal mese di giugno, dopo la fine del Ramadan.
La norma, che prevede un’occupazione iniziale massima del 25% (che potrà nelle settimane successive salire fino al 50%), vedrà anche una serie di disposizioni che vanno dalla presenza obbligatoria di un pronto soccorso (e di almeno un medico in ogni struttura) all’allestimento in ogni albergo di un’area di isolamento dedicata ad eventuali casi sospetti o positivi al coronavirus.
In programma anche lo svolgimento di ispezioni regolari delle strutture da parte del governo, il divieto di feste e attività notturne, il tampone obbligatorio per tutto il personale alberghiero a intervalli regolari e frequenza ravvicinata, la misurazione della febbre ai clienti ogni volta che entrano o escono dalla struttura, l’installazione di una cabina sterilizzatrice all’ingresso degli hotel, di dispenser di gel disinfettante per le mani in ogni piano e area comune delle strutture alberghiere, il possesso delle certificazioni sanitarie in regola con le nuove norme anti Coronavirus.
Nel piano dell’esecutivo, le camere dovranno poi essere pulite ogni giorno con appositi disinfettanti, mentre per gli spazi comuni e tutti i touch point la sanificazione avverrà ogni ora. Le piscine, inoltre, dovranno mantenere alta la temperatura dell’acqua, mentre tutti i pasti dovranno avere luogo mantenendo le distanze di sicurezza.