È di ieri la notizia, rivelata dallo stesso ceo Mark Zuckerberg nel rapporto annuale alla Sec, che Meta potrebbe chiudere Facebook e Instagram in Europa se non sarà risolta la diatriba sui dati personali. Ovvero, se non sarà concessa alla società Usa l’opzione di trasferire, conservare e usare i dati dei suoi utenti europei sui server americani.
Nelle stesso ore (tempismo perfetto) l’Enit ha lanciato un’importante campagna di influencer marketing denominata #ProtagonisteItaliane. Obiettivo? Esaltare la bellezza italiana attraverso l’altrettanta bellezza di sei donne star dei social: Francesca Crescentini alias @tegamini, Rocío Muñoz Morales, Francesca Rocco, Irene Colzi, Ilaria Di Vaio, Fiore Manni. Donne a cui è affidato il racconto di Milano, Roma, Firenze, Matera, Napoli, Parma e Perugia, luoghi eletti a simbolo di cultura, arte, fashion, food, lifestyle e sostenibilità.
Per la prima volta l’Enit ha come target i viaggiatori italiani e non quelli stranieri, e lo sguardo è rivolto ai giovani. Forte la collaborazione con enti locali e Regioni che hanno messo a disposizione una rete di realtà culturali e artistiche di alto valore e simbolismo per le experience delle influencer.
La vacanza culturale nelle città d’arte nell’era pre Covid muoveva oltre il 56% della spesa dei viaggiatori internazionali in Italia, un grosso mercato solo in parte compensato dalla crescita in pandemia dei flussi domestici.
«Il progetto Protagoniste Italiane – osserva Giorgio Palmucci, presidente dell’Agenzia Enit – aiuta la crescita sostenibile, lo sviluppo di località meno note e la stagionalità con l’obiettivo di allungare i mesi di spalla. Una promozione che, dall’analisi social elaborata dall’ufficio studi Enit, promette 2 milioni di visitatori in più interessati a restare in Italia».