Strapazzata da un ministro che le attribuisce «valore zero», la dirigenza Enit va avanti per la sua strada, con il suo “cruscotto” di big e smart data utile a segnare la strada della promozione turistica ad ampio spettro e il lancio di un nuovo portale nazionale, ovvero un digital hub con contenuti aggregati delle Regioni.
Lo ha annunciato e spiegato a Rimini Maria Elena Rossi, direttore marketing dell’Agenzia, partendo da due numeri altisonanti: 120 milioni di arrivi e 420 milioni di presenze ufficiali nel 2017 ai quali vanno sommati altri milioni di visitatori che sfuggono alle rilevazioni certificate.
Proprio il direttore marketing difende l’operato dell’Agenzia: «Lavoriamo con impegno grazie a uno staff di 40 persone in sede e 70 collaboratori all’estero, vale a dire la metà degli organici a disposizione delle omologhe agenzie di promozione di nostri diretti competitor diretti come Francia e Spagna».
Una battuta, quella di Maria Elena Rossi, che sembra essere una risposta indiretta alle frecciate avvelenate lanciate poche ore prima, sempre da Rimini, del ministro Centinaio nei confronti di un Enit – a suo dire – operativamente nullo.
Approfondimento: Centinaio contro l’Enit
Un Paese, dunque, turisticamente in buona salute, ma con un gran bisogno di presidiare al meglio i mercati esteri per intercettare le incredibili potenzialità di bacini emergenti come quelli cinesi e indiani e di target in continua metamorfosi come i millennial e la generation Z.
Ma anche il fenomeno emergente del target multigenerazionale con gruppi di viaggiatori composti da under 12 a over 60.
Da qui il “cruscotto’ Enit“: uno strumento alimentato da big data, primi fra tutti quelli dei Gds (costituiti dal 60% delle prenotazioni aeree totali effettuate nel mondo), con il social monitoring delle citazioni, delle recensioni e la percezione dei visitatori e operatori; e dagli smart data rappresentati dai monitoraggi sui singoli mercati delle 29 ‘antenne’ Enit, nonché dalle rilevazioni dirette di albergatori e operatori. Tutti dati da incrociare e mettere a profitto per profilare la migliore promozione possibile.
«Partiamo dai clienti, dai loro bisogni e non più dall’offerta – ha sottolineato Maria Elena Rossi – ed ora il nostro obiettivo deve essere quello di assecondare i desideri dei visitatori, partendo ovviamente dalle peculiarità del nostro Paese: l’Italia è una destinazione per tutte le stagioni, ma non facciamo abbastanza per farla percepire in tal modo; o meglio dobbiamo attrezzarci per rendere appetibili le nostre mete in periodi di bassa stagione».
La manager conclude ricordando la specificità del prodotto Italia: «Il nostro Paese è anche una meta con un sistema di ospitalità ben diverso dalle destinazioni di massa e su questo dobbiamo partire per creare valore intorno ad ogni singolo prodotto d’offerta. Eccellenze d’offerta (come l’enogastronomia, ndr) per presidiare i due macro scenari, ovvero il leisure e la meeting industry».