Nel 2015 l’ingresso in Italia con l’acquisizione dello storico Hermitage a Milano; a inizio 2017 l’inaugurazione delle 300 stanze nel 4 stelle del Nyx Hotel Milan. Nei giorni scorsi, Leonardo Hotels ha messo a segno l’acquisto del Venetia Palace Hotel a Roma, che sarà rinnovato e ribrandizzato Leonardo Boutique Hotel, e si prepara a inaugurare a metà giugno un 4 stelle superior di 244 stanze a Venezia-Mestre.
Leonardo Hotels – divisione europea del gruppo Fattal Hotels – non intende fermare qui la campagna acquisizioni nel nostro Paese: nel mirino una decina di altre strutture da ristrutturare o da costruire. Il gruppo sta focalizzando la sua ricerca sia su singole realtà o su piccole catene. Come dichiarato da David Fattal a inizio 2017, il budget messo a disposizione per questa operazione, in un Paese particolarmente strategico come l’Italia, è di circa 450 milioni di Euro. Leonardo Hotels in Europa impiega, tra dipendenti diretti e indotto, oltre 6.500 persone.
L’hotel di Roma, nei pressi di Termini, dopo la radicale ristrutturazione nei prossimi mesi – diventerà Leonardo Boutique (le strutture del Gruppo con meno di 100 camere) e sarà caratterizzato da atmosfere calde e informali con spazi, colori e luci studiati per questo obiettivo.
Per metà giugno è prevista poi l’inaugurazione della struttura di Venezia-Mestre che sorge al centro dell’area in riqualificazione Mtk, destinata a diventare il distretto degli hotel della città tra terraferma e laguna. Leonardo Royal Hotel Venice Mestre metterà a disposizione, oltre alle 244 camere, un ristorante, con dehor, da 185 posti, una lounge per aperitivo e dopocena, un accesso al binario 1 della stazione “seamless” per raggiungere Venezia in 12 minuti complessivi, oltre a una gamma di proposte di esplorazione del territorio: dalle colline del Prosecco ai percorsi di cicloturismo verso il nord.
L’apertura di Mestre, la cui struttura è stata realizzata ex novo in 2 anni, conferma e rafforza una delle caratteristiche del gruppo Leonardo Hotels: individuare e inserirsi in aree in via di riqualificazione, contribuendo, con l’interazione con la città, alla gentrificazione complessiva dell’area.
«Il nostro piano di sviluppo, in Italia come in tutti i Paesi in cui entriamo o siamo presenti, prevede sia l’apertura in grandi città di interesse turistico come Roma, Milano, Firenze e Venezia su cui siamo particolarmente concentrati, sia province più piccole ma con un buon traffico business come Verona, Bologna o Torino – dichiara Rafi Carmon, cluster general manager di Leonardo Hotels in Italia – Puntiamo normalmente a strutture di dimensioni importanti, dalle 100 camere in su, e il nostro modello preferisce rilevare realtà già esistenti che vengono rinnovate e allineate ai format previsti dai singoli brand con cui il Gruppo lavora. In alcune aree di interesse, come ad esempio con Mestre, non trovando edifici e realtà adeguate, succede anche che sviluppiamo la struttura ex novo. Gli alberghi che apriremo in Italia nei prossimi mesi non faranno capo specificatamente a un marchio o a un altro: a seconda del contesto e della struttura che rileveremo e su cui andremo a intervenire capiremo quale marchio e format del nostro Gruppo si adatta meglio, ossia se Leonardo, Leonardo Royal, Nyx Hotel, Leonardo Boutique o altro».