by Mariangela Traficante | 29 Ottobre 2024 7:00
Dal giro del mondo alle pareti di un microcosmo, dal caos di un aeroporto al silenzio di un luogo di preghiera, dalla bulimia social all’ascolto di se stessi: lo aveva annunciato, Danilo Curzi[1], che dopo l’effetto wow della precedente iniziativa, in cui aveva sguinzagliato agenti e staff in un world tour[2], stavolta avrebbe voluto (ri)scoprire l’essenziale. Detto, fatto: “Less is more” è stato il titolo dell’edizione 2024 dell’Unconvention di Idee per Viaggiare[3] nel Parmense. Un’iniziativa in cui il tour operator ha coinvolto agenzie di viaggi, staff, stampa e ospiti, con l’obiettivo di condividere un’esperienza non convenzionale, almeno non consueta per un incontro tra fornitori e clienti.
Un castello, un monastero, tanta natura sono stati gli ingredienti dell’appuntamento. Al centro, il desiderio e l’esigenza di condivisione, attraverso un momento di incontro che guarda all’essenziale. E se anche il tempo piovoso e le nebbie da Sturm und Drang hanno impedito di camminare lungo un tratto della Via Francigena, non hanno scalfito il cuore dell’evento: dedicarsi a una serie di attività olistiche per favorire la connessione con la natura, abbandonarsi a un tempo lento, e sperimentare una nuova dimensione relazionale al di fuori dalla quotidianità professionale.
E così, posati gli smartphone roventi e accantonati per un giorno preventivi & Co., gli agenti si sono messi in gioco, e con loro anche il grandioso team del t.o. romano.
Un assaggio di ciò che sarebbe stata per un giorno questa nuova dimensione arriva una volta raggiunto il grande arco che conduce a uno dei tesori di questo territorio, il Castello di Torrechiara, tra le rocche del Ducato di Parma e Piacenza.
Siamo a Langhirano, a una ventina di chilometri da Parma, e il maniero testimonia l’amore tra Pier Maria Rossi, signore del tempo e Bianca Pellegrini, immortalato per sempre nella sontuosa Camera d’Oro, che li racconta in affreschi in stile epico-cavalleresco.
E c’è anche una curiosità cinematografica: anche qui, come in altre rocche di questo lembo d’Italia, sono state girate scene del film “Ladyhawke”. Ma in questa giornata particolare gli attori protagonisti sono i rappresentanti dello staff di Idee per Viaggiare, che si mettono in gioco impersonando crociati, menestrelli e nobildonne medievali, tutti intenti in vario modo e varie motivazioni a intraprendere la via di Roma. Come l’arcivescovo Sigerico di Canterbury, che nel 990 viaggiò tra la sua Gran Bretagna e la città eterna per recarsi dal Papa e descrisse il suo itinerario di ritorno in un diario, in 79 tappe. Stava così nascendo quella che conosciamo come Via Francigena, percorsa da pellegrini prima, e da turisti slow oggi.
E, proprio come pellegrini contemporanei, ecco che gli agenti di viaggi varcano le mura di un monastero, poco distante dal castello, per dedicarsi al proprio benessere e alle relazioni. Questa è la promessa delle esperienze organizzate per loro, e già la cornice invita a disconnettersi, a provare attività in cui forse non ci si era mai cimentati, figuriamoci poi nel chiostro di un convento. Eccolo il quartier generale della giornata: la Badia di Santa Maria della Neve.
Si tratta di un monastero benedettino, un luogo di pace che si affaccia sul torrente Parma con il Castello di Torrechiara sullo sfondo (anche se toccherà attendere il tardo pomeriggio, e un timido schiarirsi del cielo, per avvistarlo). Ma forse il clima plumbeo aiuta a concentrarsi su se stessi, a visitare con attenzione questo luogo che custodisce storie antiche e le intreccia con quelle dei viandanti, poiché sorge non lontano da un altro cammino, la Via di Linari.
“Less is more”, dicevamo. E allora proviamo a liberarci del superfluo, che in questo caso può essere lo smartphone, ma anche il carico mentale, e perché no, le scarpe. A disposizione dei partecipanti ci sono attività tra le più disparate tra cui scegliere, ma tutte hanno in comune qualcosa: il benessere, fisico o mentale, la concentrazione, il qui e ora. E così ognuno sceglie il suo.
Chi desidera sciogliere muscoli e pensieri sale le silenziose scale di pietra e si ritrova in una sala dove, circondati da scaffali e volumi, in terra sono stati srotolati dei colorati tappetini: avete mai praticato yoga in una biblioteca? Nutrimento per corpo e mente. Intanto, giù, nel chiostro, c’è silenzio: un drappello di agenti muove braccia e gambe, lentamente e con cura, con movenze orientali. Ecco il tai chi chuan, l’antica arte marziale cinese che forse tra queste pietre non si era mai vista. Lo avrà pensato anche chi partecipa all’ora dedicata al bagno di gong, disciplina in cui il benessere si raggiunge immergendosi nei suoni prodotti, appunto, dai piatti metallici della tradizione orientale. Ma in questo caso la suggestione è doppia, tra gli affreschi dell’antica chiesa dell’abbazia e il riverbero delle sue solide pareti.
Il silenzio, invece, regna nella saletta dove è in corso la seduta di shiatsu. Ma anche chi ha preferito far lavorare le mani, e stavolta non sulla tastiera di un pc, trova la sua inedita dimensione: nel grande refettorio del monastero gli esperti guidano i partecipanti nella realizzazione di un piccolo quadro secondo i principi dell’acquerello steineriano, stimolando così sperimentazione e creatività. E c’è anche la possibilità di cimentarsi con una precisa manualità attraverso il mosaico, nonché riscoprire la maestria antica della tessitura al telaio. Una giornata per posare la valigia, dunque, e respirare, meditare, dipingere, fare andare le mani e il pensiero, ma a ritmo slow. Una pausa nella frenetica vita dell’adv, che domani si ricomincia, tra preventivi, pratiche e clienti esigenti. Oomm…
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