by Redazione | 4 Settembre 2023 12:48
L’estate sta finendo? Mica è vero, almeno in Italia. E possiamo ancora sfruttare tutto il nostro potenziale a settembre e in generale in autunno. Ne è convinta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, facendo notare: «Il bel tempo allunga la stagione», alludendo al fatto che «dall’analisi degli ultimi dati emersi e dalle prime proiezioni di settembre permane la tendenza dei turisti a scegliere l’Italia come meta per le vacanze nei mesi autunnali».
Insomma, i numeri del turismo estivo del nostro Paese, già lusinghieri, possono ulteriormente migliorare. Per questo Santanchè precisa che non si parla solo di «turismo domestico, ma anche e soprattutto di arrivi da tutto il mondo con un notevole aumento di presenze statunitensi in questo 2023 che si conferma proprio come l’anno del ritorno dell’Italia nel mercato Usa. Questi dati testimoniano come il piano strategico del Mitur vada nella giusta direzione e che la destagionalizzazione del turismo sia anche una scelta del mercato, come attesta anche la ricerca di Coldiretti/Ixè, tenendo conto che sono oltre 10 milioni gli italiani che hanno scelto settembre per fare una vacanza, grazie al clima mite, generalmente gradevole e a una diminuzione dei prezzi».
Il ministro del Turismo poi chiude con un’esortazione: «Dobbiamo essere bravi a sfruttare i nostri vantaggi competitivi e a recuperare quei mercati che negli ultimi anni sono mancati, come quello cinese che ha ripreso a viaggiare. È proprio in quest’ottica che dal 17 al 23 settembre sarò impegnata in missione fra la Corea e la Cina».
E allora vediamoli questi numeri che hanno premiato l’Italia come quarta destinazione più popolare per i turisti europei, con le città d’arte prime per prenotazioni ad agosto. Lo ha rilevato l’Osservatorio territoriale flussi turistici nazionali e internazionali, che ha presentato a Venezia l’analisi sulla spesa dei turisti che hanno visitato il nostro Paese, indicando le città che hanno guadagnato di più: Roma prima tra le italiane e terza in Europa, Milano sesta e Firenze decima.
Luglio, in particolare ha visto la maggior crescita della spesa alberghiera in Italia, che ha superato anche Spagna e Regno Unito, mentre i flussi d’ingresso più grandi presso le nostre mete sono targati Germania, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito e Olanda. Americani, inglesi, francesi, tedeschi e austriaci, invece, sono quelli che hanno speso di più, specie per esperienze, intrattenimento culturale e il beauty. Va detto che durante l’estate 2023 anche gli italiani hanno ripreso a viaggiare fuori dall’Europa, con il flusso del turismo che in questo segmento è in aumento del 20%.
Interessanti anche i dati della prima settimana di settembre forniti dal Mitur. Ad agosto è aumentata la propensione a prenotare in anticipo i voli verso l’Italia rispetto al 2022, +16 giorni, una tendenza generale riscontrabile soprattutto per statunitensi e spagnoli: entrambi +19 giorni in confronto a un anno fa. Nello stesso mese in Italia risulta prenotato il 44,6% delle strutture ricettive presenti sulle piattaforme online: consolidato il secondo posto dopo la Grecia e prima di Francia e Spagna. Il prezzo medio registrato risulta più economico del 9% rispetto alla media dei Paesi considerati competitor.
Sempre ad agosto i dati delle prenotazioni aeree evidenziano una crescita del 21% rispetto al 2022, trainata dal flusso internazionale, +28%: in testa gli Stati Uniti che confermano il loro gradimento per l’Italia anche nei mesi di settembre e ottobre. Inoltre, in un contesto generalizzato di aumento dei prezzi, rispetto al 2022, delle strutture ricettive presenti sulle piattaforme online ad agosto, le località termali e le città d’arte sono mediamente le più economiche. A settembre e ottobre i prezzi calano in tutte le destinazioni seguendo i trend stagionali.
A luglio, infine, le località montane sono state molto apprezzate dai turisti soprattutto in termini di attrazioni (92,6 punti su 100), affitti brevi (89,7 punti) e strutture ricettive (88,5 punti). Queste ultime risultano gradite soprattutto da parte dei turisti statunitensi (91,2 punti) e inglesi (89,3 punti). Nell’ultimo mese, infine, l’uso dei motori di ricerca online dai Paesi esteri per l’Italia è aumentato del 19% rispetto allo stesso periodo del 2022.
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