Da un lato il boom del travel, con 34,5 milioni di italiani in viaggio questa estate e un giro d’affari da 2,6 miliardi di euro; dall’altro, come abbiamo più volte scritto, la tendenza a tirare la cinghia a causa del caro vita. A fotografare i movimenti turistici di questa summer “a due velocità” è ora Federalberghi attraverso la consueta indagine previsionale realizzata con il supporto di Acs Marketing Solutions.
Gli italiani, secondo l’associazione degli albergatori, si imporranno quest’anno una serie di “auto restrizioni” dovute ai rincari: “Si limiteranno aperitivi e drink, si andrà meno a far pranzi e cene al ristorante e si privilegeranno invece le serate casalinghe tra amici”.
Ma vediamo, nel dettaglio, i trend del travel. La maggior parte degli italiani (quasi il 63%) si concederà un periodo di vacanza dalle 4 alle 7 notti con una spesa media di 946 euro a persona e la fetta maggiore del budget (32%) destinata ai pasti. La meta preferita sarà l’Italia con il 90% delle preferenze. E tra le location vince il mare di prossimità (74,6%), seguito da montagna e città d’arte. Solo il 10% andrà all’estero, prediligendo anche in questo caso località balneari.
I mesi più gettonati? Solo lo 0,5% degli italiani ha scelto giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 74,8% in partenza; seguito da luglio con il 15,8%. Solo l’8,9% degli intervistati, invece, opterà per settembre.
Attività predilette in vacanza: le passeggiate (68,8%), le serate con gli amici (68,1%), escursioni e gite per conoscere il territorio (56,4%).
In questo quadro, l’effetto guerra ha certamente pesato sulla scelta dei viaggiatori: solo il 17,3% dichiara di non essersi fatto condizionare del conflitto.
C’è però, secondo Federalberghi, una percentuale non trascurabile di italiani – pari al 41,7% – che resterà a casa. E di questi quasi la metà lo farà per “motivi economici”. Un dato che, per il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, «fa male». «Il Paese – aggiunge – è pronto per dare il meglio di sé, siamo pervasi da un’energia positiva. Ma c’è da considerare la difficoltà di chi, più di altri, è stato letteralmente abbattuto dai rincari».
Sul tema Covid, Bocca aggiunge: «Siamo di fronte a una ripartenza forte, oserei dire violenta. Gli italiani hanno riscoperto l’Italia e l’albergo è in pole position tra le soluzioni d’alloggio scelte con il 26,2% delle preferenze. I due anni infernali della pandemia ci hanno rafforzato in fatto di sicurezza. Abbiamo ormai sperimentato protocolli vincenti che non penso si abbandoneranno più. E in un momento in cui la curva del Covid è in risalita, è essenziale sentirsi al sicuro».