by Redazione | 24 Settembre 2021 11:10
Una community, quella del Touring Club Italiano (Tci), composta da oltre 300mila persone, di cui il 94% ha fatto almeno una vacanza tra giugno e oggi. Nonostante le incertezze derivanti dalla pandemia, l’estate 2021 è tornata a una stagionalità simile ai periodi pre Covid: massima concentrazione ad agosto (53%), media a luglio (35%) e una più bassa a giugno (12%). Il campione è stato oggetto dell’indagine del Centro Studi Touring Club Italiano in partnership con Hertz Italia sulle vacanze degli italiani nella seconda estate di pandemia. Intanto cresce la percentuale dei vacanzieri, dal 90% del 2020 al 94% del 2021.
L’introduzione del green pass il 6 agosto scorso e la progressiva estensione del suo utilizzo sono stati valutati dall’89% degli intervistati uno strumento utile per il ritorno alla normalità anche nel settore turistico.
Dalle risposte, poi, si rileva un sostanziale accordo sul fatto che il coronavirus abbia modificato il modo di fare le vacanze (62%) anche se il dato è in calo rispetto all’estate 2020 (69%).
Come l’anno scorso, ha vinto il turismo di prossimità, con mete più vicine al luogo di residenza (68%) e si sono adottati comportamenti più accorti per ridurre il rischio di contagio: meno eventi e musei rispetto al periodo pre pandemia (55%), preferenza per destinazioni poco note e presumibilmente meno affollate (55%), frequenza meno assidua di bar e ristoranti (50%).
L’Italia è da sempre la metà preferita delle vacanze estive degli italiani e, naturalmente, negli ultimi due anni il trend si è rafforzato: il 91% ha scelto una destinazione domestica; il 9% ha viaggiato in Europa.
REGIONI. Le regioni più frequentate dalla community del Tci sono state Trentino Alto Adige (14%), Toscana (11%) e Puglia (10%) che quest’anno distanzia la Sardegna (8%). Le scelte attuate dai residenti nel nord Italia, tradizionalmente considerati i “motori” dei flussi domestici, hanno privilegiato Lombardia, Piemonte e Veneto (più che nel 2019). All’estero, pur con numeri contenuti, polarizzazione su Francia (23%), che supera quest’anno la Grecia (22%), seguite da Spagna (10%) e Croazia (8%).
DESTINAZIONI. Il mare è la meta preferita (47%) anche nell’estate 2021, in crescita sia sul 2020 sia sul periodo pre pandemia. Al secondo posto la montagna (23%) in lieve calo sul 2020, seguita dai viaggi itineranti in auto, moto e camper (14%). Si conferma, almeno rispetto ai dati pre Covid, una certa rilevanza dei borghi e dall’entroterra (5%) e la difficoltà delle città d’arte nel recuperare terreno (5%).
MEZZI DI TRASPORTO. È cambiata anche la scelta dei mezzi di trasporto: l’auto, complici gli spostamenti di breve-medio raggio, è stata protagonista assoluta (68%), mentre l’aereo (10%) ha recuperato sullo scorso anno ma è ancora lontano dai valori pre Covid (33%). Nonostante la predilezione del mezzo proprio, i vacanzieri hanno riconfermato l’interesse verso il servizio di autonoleggio, per garantirsi libertà e flessibilità negli spostamenti (68%; possibili più risposte) e per andare in destinazioni non raggiungibili comodamente con il trasporto collettivo (55%). Si conferma, anche per l’estate 2021, la preferenza dei siti web delle compagnie di noleggio (51%) per acquistare il servizio rispetto ai comparatori (32%); meno rilevante il ricorso diretto alle agenzie di viaggi fisiche sul territorio (16%). Per quanto riguarda la tipologia di auto noleggiata, l’89% sceglie veicoli con dotazione standard senza particolari optional. Tra i servizi più richiesti, invece, il 66% è interessato al chilometraggio illimitato e secondariamente (59%) alla possibilità di stipulare assicurazioni addizionali. Minor interesse, invece, per il wifi (4%).
OSPITALITÀ. Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (41%), in crescita rispetto al 2020, ma non ancora tornati ai livelli pre pandemia. Tengono gli appartamenti in affitto, per i quali non si segnalano scostamenti rispetto ai due anni precedenti, mentre calano le seconde case (15%) e quelle di parenti e amici (5%). “Il ricorso a seconde case o a quelle di familiari e conoscenti – commentano gli analisti – è una tendenza ricorrente in periodi di crisi in quanto rappresenta una soluzione rifugio che consente agli italiani di continuare a viaggiare in situazioni di difficoltà economica, come già successo, oppure, più recentemente, a fronte dell’emergenza sanitaria”.
VALUTAZIONI. Per la community Touring, gli aspetti che hanno soddisfatto di più nell’estate 2021 sono stati la bellezza dei luoghi (9,4 su una scala da 1 a 10) e l’accoglienza riservata dai residenti (8,6). Giudicate positive la raggiungibilità (8,4) e l’organizzazione turistica locale (8,2). Valutazione più bassa, per quanto oltre la sufficienza, è riservata ai prezzi di beni e servizi e alle misure anti Covid (7,6). Complessivamente, la valutazione media della vacanza è buona e si attesta su un punteggio di 8,2, in linea con il 2020 ma in lieve diminuzione rispetto al 2019 (8,5).
AUTUNNO. L’estate 2021 appare trascorsa in maniera più serena rispetto a quella del 2020, ma i mesi autunnali sembrano destare qualche preoccupazione in più nelle persone. Alla domanda se si ritenga probabile partire per un weekend o per una breve vacanza in Italia nelle prossime settimane, in una scala da 1 a 5, il dato medio è 3,3, in linea con il 3,2 dello scorso anno. La stessa domanda posta su una possibile vacanza all’estero mette in evidenza un atteggiamento ancora più prudente: 1,5.
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