by Redazione | 17 Giugno 2021 10:09
Non solo vaccinati. E non solo in arrivo con voli Covi tested. L’Unione europea apre al turismo made in Usa con l’unico paletto del tampone negativo al Covid. Ai viaggiatori in arrivo da Oltreoceano basterà, dunque, un test molecolare effettuato nelle 72 ore precedenti o un tampone rapido entro le 48 ore. La decisione, presa dai 27 ambasciatori al Consiglio dell’Ue, sarà portata al Consiglio Ecofin di venerdì per l’approvazione.
Ma così come per alcuni aspetti legati al green pass[1], ciascuno Stato potrà, di fatto, declinare a modo proprio quella che essenzialmente è solo una raccomandazione dell’Europa e imporre, qualora lo ritenesse necessario, paletti più rigorosi.
Gli Stati Uniti, comunque, vanno ad aggiungersi a quella “lista bianca”, che autorizza anche i viaggi non essenziali, e dunque il turismo, insieme con Albania, Libano, Macedonia del Nord, Serbia, Taiwan, Hong Kong e Macao, Thailandia. Elenco in cui rientrano già Giappone, Australia, Israele, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud. La white list, va ricordato, viene aggiornata ogni due settimane in base all’andamento della pandemia nei diversi Stati.
Intanto, in attesa dell’entrata in vigore da luglio del green pass Ue, Bruxelles starebbe dialogando con gli Stati Uniti anche per un riconoscimento dei rispettivi certificati vaccinali e sanitari, così da agevolare gli scambi turistici.
Al momento, però, l’apertura europea non corrisponde a un allentamento delle restrizioni delle misure in entrata negli Usa. La nazione guidata da Joe Biden non ha rimosso, infatti, il proclama dell’ex presidente Donald Trump che sospendeva e vieta tuttora l’ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, sono stati in un Paese dell’area Schengen (inclusa l’Italia), nel Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sudafrica, Cina o Iran.
La data per la riapertura delle frontiere Usa è fissata al momento a inizio luglio. Ma mentre l’industria turistica freme e chiede di anticipare i tempi, c’è chi come l’immunologo Anthony Fauci disegna scenari anche peggiori con la rimozione dei divieti tra fine estate e inizio autunno.
Si allontana, intanto, sempre più il ritorno dei viaggiatori inglesi in Italia, a causa della diffusione della variante delta che – come affermato dallo stesso premier Mario Draghi al G7 – potrebbe richiedere la reintroduzione della quarantena per chi arriva dal Regno Unito.
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