«I vaccini utilizzati negli Stati Uniti sono approvati dall’Ema, dunque questo renderà possibile i liberi movimenti e i viaggi verso l’Unione europea». È Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ad aprire uno spiraglio sulla ripresa del turismo americano verso il Vecchio Continente. La presidente si è espressa nel corso di un’intervista al New York Times, aprendo alla ripartenza del leisure, anche se le sue considerazioni arrivano all’indomani dell’inasprirsi dei divieti di viaggio per gli americani, con il governo di Washington che – su segnalazione del Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) ha aggiornato la sua “black list”, inserendo tra l’altro anche l’Italia tra le destinazioni sconsigliate per l’elevato rischio Covid-19.
E dunque resta da vedere se, come lascia intendere Von der Leyen, gli americani che avranno completato la vaccinazione saranno davvero in grado di tornare in vacanza in Europa già da questa estate.
La presidente della Commissione non ha specificato dettagli su date e timeline, ma ci ha tenuto a ribadire: «I 27 Stati membri accetteranno in maniera incondizionata tutti coloro vaccinati con vaccini approvati dall’Ema» e, dunque, anche Moderna, Pfizer/BioNTech e Johnson & Johnson utilizzati negli Usa. Certamente, aggiunge, «la ripresa del travel dipende dalla situazione epidemiologica, ma il quadro sta migliorando negli Stati Uniti, dove anche la campagna vaccinale prosegue spedita, e siamo fiduciosi che stia migliorando anche in Europa».
Il New York Times ricorda che sono in corso da mesi i colloqui tra Bruxelles e Washington sulle modalità di accettazione dei certificati vaccinali per viaggiare, sempre compatibilmente con le restrizioni in corso da parte delle autorità sanitarie Usa.
IATA: ORA ACCELERARE SUL GREEN CERTIFICATE. Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen sono state accolte in maniera positiva anche da Iata: «Si tratta di un passo nella giusta direzione – ha commentato il direttore generale Willie Walsh, che aggiunge : – E’ necessario che la Commissione europea lavori con l’industria per permettere alle compagnie aeree di pianificare una tabella di marcia per i viaggi di coloro che sono stati vaccinati, non solo dagli Stati Uniti, ma da tutti i Paesi che impiegano vaccini autorizzati dall’Ema. Ugualmente fondamentali saranno i processi verso le certificazioni vaccinali, lo Iata Travel Pass può essere d’aiuto a industria e Governi per gestire e verificare lo stato delle vaccinazioni, così come accade per i test. Ma stiamo ancora aspettando lo sviluppo di standard riconosciuti a livello globale per i certificati vaccinali digitali. Come primo step è vitale che l’Unione europea acceleri l’adozione dello European Green Certificate».
Allo stesso tempo, tuttavia, Iata ribadisce anche che la liberà di viaggiare non deve escludere chi non è ancora stato in grado di ricevere la vaccinazione: «Anche la presentazione di un risultato negativo al test dovrebbe facilitare gli spostamenti».