by Roberta Moncada | 3 Dicembre 2021 12:24
Non si placa l’allarme in Europa per il diffondersi della nuova variante di Covid-19, denominata Omicron. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato la mappa[1] aggiornata del contagio in Europa (in foto), che vede quasi l’intero continente in rosso, e una nota[2] di valutazione dei rischi legati alla nuova variante. L’organismo ha sottolineato in questa occasione che «misure temporanee di limitazione ai viaggi dovrebbero essere attentamente considerate alla luce della situazione epidemiologica e dovrebbero essere riviste regolarmente man mano che emergono nuovi dati».
Già nei giorni scorsi, l’Ecdc aveva scritto che «le restrizioni a breve termine possono dare ai Paesi il tempo di prepararsi per la nuova variante e per fronteggiare l’attuale recrudescenza dell’epidemia».
Anche la Commissione europea, in una proposta del 1° dicembre, ha esortato gli Stati membri a effettuare una revisione quotidiana delle restrizioni di viaggio, e ad adottare un approccio comune e coordinato, oltre che tempestivo nella gestione della nuova variante.
La Commissione ha, inoltre, esortato gli Stati membri a implementare l’approccio che fissa a nove mesi la validità standard del green pass, per la libera circolazione.
Tra le altre raccomandazioni della Commissione, anche quella di accelerare sulle campagne per convincere a vaccinarsi le persone non ancora vaccinate, e di iniziare a somministrare più dosi di richiamo, a partire dai gruppi più vulnerabili.
Alcune criticità sono, però, state sollevate dalla European Tourism Manifesto Alliance, un gruppo di 70 organizzazioni europee pubbliche e private operanti nel settore turistico. L’associazione spinge sull’Ue affinchétutti gli Stati membri dell’Ue concordino una durata standard del green pass per evitare frammentazione e discrepanze.
Quanto ai viaggi da e per i Paesi extra-Ue, è accolta con favore la proposta per tutti gli Stati membri di riconoscere i vaccini approvati dall’Oms, ma vengono sollevati dubbi riguardo all’obbligo di presentare un test Pcr negativo per chi è vaccinato con un siero validato dall’Oms, ma non dall’Ema (ad esempio i vaccini prodotti dalle aziende cinesi Sinovac Biontech e Sinopharm, la cui efficacia varierebbe dal 50% al 79%, ndr), cosa che secondo gli esponenti dell’associazione potrebbe creare un problematico sistema a due livelli.
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