L’Unione Europea adotta il sistema del semaforo per monitorare costantemente i Paesi a rischio e dare una informazione tempestiva ai cittadini europei nei possibili viaggi tra una nazione e l’altra. Una codificazione uniforme, con colorazioni uguali adottati da tutti i paesi Ue per evitare il caos della scorsa primavera creatosi all’interno della stessa area Schenghen.
Formalizzato ai ministri degli Affari esteri dei Paesi-membri, il semaforo Ue prevede il verde per Paesi a basso rischio, arancione per quelli a medio rischio e rosso per i Paesi praticamente interdetti perché ad alta rischiosità. Colorazione grigia, invece, per i Paesi che non hanno fornito adeguate informative. Il semaforo verrà aggiornato ogni settimana, in base alle informative che ogni Paese dovrà fornire tempestivamente al Centro Europeo per la Prevenzione.
Tra le raccomandazioni adottate dalla Ue, è previsto inoltre che per chi arriva da paesi verdi, con criteri comuni di monitoraggio, non subirà alcun tipo di restrizione per spostamenti e viaggi. Mentre chi partirà da paesi arancioni o rossi dovrà sottoporsi a tamponi obbligatori o in assenza di test certificati, alla quarantena.
Il segnale che giunge da Bruxelles intende di fatto scongiurare, come accaduto nel periodo di picco dell’emergenza, la chiusura delle frontiere e agevolare un graduale ritorno alla normalità anche nel mondo dei viaggi tra i vari paesi.