by Giorgio Maggi | 4 Giugno 2020 7:00
Un insieme di regole e standard validi a livello globale in materia di igiene, sicurezza e pulizia. Ma senza cadere nella trappola di tagliare le tariffe. È quanto ci vorrebbe per far tornare la fiducia dei viaggiatori nell’industria dell’ospitalità, in una fase come quella della ripartenza che a ogni latitudine si annuncia incerta. A dirlo, una platea di addetti ai lavori ed esperti durante uno degli incontri online di Atm Virtual, la manifestazione virtuale in corso di svolgimento che sostituisce l’edizione 2020 dell’Arabian Travel Market.
«Ricostruire la voglia di viaggiare e di fare affidamento sulla sicurezza a 360° gradi delle nostre strutture sarà la più grande sfida per la fase 2 del settore alberghiero», ha detto ad esempio Simon Casson, president of hotel operations Emea di Four Seasons.
«Un modo per riconquistare la fiducia dei consumatori è quello di diventare partner di società di certificazione, capaci di portare avanti protocolli approvati dai singoli governi. Superare questi test garantirebbe poi il possesso di una certificazione valida non solo a livello nazionale, ma anche internazionale», ha aggiunto Christopher Lund, head of hotels di Colliers International, Middle East & North Africa.
Attenzione, però. Il pericolo più grande in questa fase sarebbe quello di cedere alla tentazione di tagliare i prezzi, per aumentare il tasso di occupazione delle strutture. Niente di più sbagliato, hanno suggerito tutti gli intervenuti al panel “The Hotel Landscape in a Post Covid-19 World“, perché in una fase come questa gli investimenti vanno fatti su tecnologia e protocolli di igiene.
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