by Andrea Lovelock | 21 Ottobre 2019 14:28
Insegnamenti di data mining e data processing, fondamentali per calcolare il posizionamento competitivo, all’interno del programma della scuola di alta formazione. Ma anche incentivi fiscali e lotta all’abusivismo a 360 gradi, dagli alberghi alle adv. Sono i punti irrinunciabili in una ideale “legge per il turismo”, illustrati da Luca Patanè, presidente di Confturismo, nel corso degli Stati Generali sul Turismo promossi a Catania da Fratelli d’Italia.
Nell’apprezzare la proposta di legge presentata dall’onorevole Riccardo Zucconi (FdI), infatti, Patanè ha tracciato alcuni passaggi a suo dire migliorabili: «Innanzitutto inserire esplicitamente nel programma della Scuola di alta formazione da istituire, insegnamenti di data mining e data processing, fondamentali per calcolare il posizionamento competitivo; adottare azioni decise di lotta all’abusivismo, non solo nel campo della ricettività ma anche dell’intermediazione, dei servizi di ristorazione e intrattenimento e delle attività di accompagnamento e guida turistica; prevedere, in forma strutturale e per tutte le imprese del settore, la deducibilità completa del costo del lavoro stagionale dall’Irap, nonché il calcolo della Tari commisurato all’effettiva apertura per le attività stagionali; e infine, oltre a rifinanziare e potenziare i crediti d’imposta digitalizzazione e riqualificazione, già previsti dal decreto Art bonus del 2014, prevedere analoghi strumenti in favore degli altri comparti del settore, dal turismo open air alla ristorazione».
A conclusione del suo intervento Patanè ha ricordato anche il tema della sostenibilità – «motore di sviluppo per i prossimi anni» – e dei supporti concreti che servono alle imprese del turismo che investono in tale senso.
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