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L’impatto di Gnv sull’economia italiana è di 1,36 miliardi di euro

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La compagnia di traghetti Gnv presenta il proprio Rapporto di Comunità 2023, sintesi dell’analisi degli ultimi anni di attività e del legame esistente tra la compagnia e l’Italia, realizzata in collaborazione con Risposte Turismo. In occasione dei 30 anni di operatività, la compagnia del Gruppo Msc ha deciso di rendicontare i propri risultati con l’obiettivo di misurare l’impatto economico, ambientale e sociale sui territori in cui opera.

Il dato principale è che Gnv ha generato lo scorso anno una ricaduta di 1,36 miliardi di euro – insieme degli impatti diretti, indiretti e indotti – sull’economia italiana.

L’azienda oggi è presente in 7 Paesi e negli ultimi anni ha accelerato il suo percorso di crescita, in Italia e all’estero. Oggi è la seconda compagnia di traghetti operante nel Mediterraneo, sia per tonnellaggio che per capacità di metri lineari trasportabili (terza al mondo per entrambe le categorie). Ha anche conquistato la vetta a livello mondiale nella capacità di letti disponibili in flotta.

Ma il mercato principale resta quello italiano, tanto che i principali servizi forniti dalla compagnia come i trasporti di passeggeri, veicoli e merci a livello nazionale valgono rispettivamente il 63%, 63% e 60% del totale.

«Gnv opera in 8 porti in Italia, ciascuno di questi non solo è oggi parte integrante della nostra identità e della nostra storia, ma vogliamo che sia la base anche per il nostro sviluppo futuro in un’ottica di maggiore responsabilità economica e sociale verso tutti gli stakeholder coinvolti, a qualunque livello e in qualunque territorio, sottolineando il sempre più stretto legame che intercorre tra noi e le città di mare che colleghiamo – dichiara Matteo Catani, amministratore delegato di Gnv – Il traghetto rappresenta un fondamentale portatore diretto e indiretto di interessi sui territori contribuendo, al contempo, al loro benessere. Per dare un’idea concreta, secondo le rielaborazioni relative al 2023, con la sua attività d’impresa Gnv genera annualmente impatti diretti, indiretti e indotti pari a 1,36 miliardi di euro sull’economia italiana. I passeggeri che viaggiano a bordo delle nostre navi, 2,4 milioni nel 2023, sono portatori di un valore aggiunto per l’industria del turismo che ammonta a oltre 800 milioni di euro».

Inoltre, prosegue Catani, «Gnv ha la responsabilità di trasportare ogni anno sulle sue navi circa 7,4 miliardi di euro di controvalore di merci distribuite, pari allo 0,35% del Pil nazionale, che a loro volta costituiscono un volano per i territori. Sommando i due dati emersi dal rapporto, possiamo quindi assumere che Gnv agisce come infrastruttura capace di generare scambi interni per circa 8,2 miliardi di euro per l’economia del nostro Paese. Un vettore come il nostro ha quindi ricadute importanti e fondamentali per lo sviluppo delle comunità e il successo dei luoghi in cui opera, a patto che sia fatto in modo sostenibile, puntando alla transizione ecologica e rispondendo fattivamente a una delle più urgenti sfide per il settore. Vogliamo capitalizzare al meglio le competenze professionali e l’attenzione che ogni giorno mettiamo in ciò che facciamo, nella convinzione che le nostre navi con i loro equipaggi, non rappresentino semplicemente un mezzo di trasporto ma veri e propri vettori di ricchezza e infrastruttura a servizio dello sviluppo del Paese».

Il Rapporto si propone di analizzare le ricadute positive e il contributo in termini di sviluppo che la compagnia ha sulle città di mare in cui fa tappa e sulle comunità che le abitano non solo da un punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale. I paragrafi che seguono declinano i principali risultati emersi dallo studio.

IMPATTO ECONOMICO

In Italia, dove le due isole maggiori svolgono un ruolo di rilievo da un punto di vista turistico ed economico, è fondamentale garantire la continuità territoriale tutto l’arco dell’anno. In questo, il trasporto marittimo svolge un ruolo chiave confermato dal trend di crescita che il comparto traghetti sta registrando, soprattutto negli ultimi anni.

Nel 2023, Gnv ha ospitato a bordo delle proprie navi oltre 2,4 milioni di passeggeri, quasi 1 milione di veicoli e più di 4 milioni di metri lineari di merci e a ogni toccata di una propria nave attiva dai 150 ai 160 lavoratori tra marittimi, portuali, autorità, operatori di biglietteria e agenzie di viaggi. Ciò ha contribuito nel generare 408 milioni di euro in spese dirette da parte della compagnia per quella che, secondo le stime, è stata una ricaduta pari a 1,36 miliardi di euro sull’economia nazionale italiana.

Nello specifico del comparto merci, Gnv nel 2023 ha effettuato oltre 172.000 spedizioni da e per i 7 porti nazionali serviti su 9 diverse linee, gestendo 172.921 mezzi e servendo 5.201 clienti B2B. Le navi della compagnia hanno movimentato complessivamente 2,9 milioni di tonnellate di merci per un controvalore di 7,4 miliardi di euro pari al 0,35% del Pil italiano.

A quello generato dal comparto merci si affianca il valore con cui Gnv, attraverso la propria attività, concorre allo sviluppo e alla ricchezza dell’industria del turismo. Secondo le stime, ogni turista che sbarca da un traghetto effettua una spesa media di circa 130 euro al giorno sul territorio (per 10 giorni di permanenza media), generando quindi un ulteriore valore aggiunto per l’industria del turismo che complessivamente ammonta oltre 800 milioni di euro.

IMPATTO AMBIENTALE

Gnv oggi opera con 25 navi, dal 2019 ha aggiunto alla sua flotta 9 unità e proseguirà lungo questa rotta con l’ingresso di 4 nuovi traghetti entro il 2026. Il primo, Gnv Polaris, è in arrivo entro la fine del 2024, seguiranno poi Gnv Orion nel 2025, infine Gnv Virgo e la quarta unità nel 2026. Si tratterà di navi di nuova costruzione equipaggiate per ridurre al minimo le emissioni inquinanti per l’ambiente e favorire il risparmio energetico, permettendo alla compagnia di compiere un importante passo nel proprio percorso per uno sviluppo sostenibile. Le prime due unità, a propulsione tradizionale, consentiranno infatti un abbattimento delle emissioni di Co2 del 30% rispetto a quelle attualmente in flotta e la terza e la quarta, alimentate a gnl, ovvero il combustibile fossile più pulito disponibile oggi su larga scala, addirittura del 50%.

L’impegno di Gnv sul fronte ambientale non si limita peraltro all’acquisto di nuove unità, ma prevede anche l’aggiornamento costante delle tecnologie presenti a bordo delle navi già operative. La compagnia ha infatti scelto di investire oltre 100 milioni di euro nell’installazione di impianti scrubber su 17 delle 25 unità della flotta, tecnologia che permette il lavaggio dei gas di scarico della nave e l’abbattimento delle emissioni di ossidi di zolfo portandoli ben cinque volte al di sotto gli attuali limiti normativi.

Gnv, inoltre, sta dotando i traghetti di un software dedicato che consente di monitorare, analizzare e migliorare le performance tecniche attraverso l’analisi periodica da parte dell’ufficio tecnico e ha allo studio delle soluzioni per convertire le unità già in navigazione predisponendole per il cold ironing.

Anche lo sviluppo delle Autostrade del Mare implica una significativa attenzione all’ambiente. E in questo ambito, Gnv intende essere protagonista contribuendo a creare un network di rotte efficienti e complementari al trasporto stradale, che possano dare impulso a uno sviluppo sempre più sostenibile della rete infrastrutturale italiana contribuendo a decongestionare le strade e abbattere le emissioni riducendo l’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma. Come dimostrano i dati, si tratta di una tendenza in crescita: nel 2023 Gnv ha ospitato a bordo 300 mila camion, registrando un trend di crescita del +27% negli ultimi 10 anni.

Più in generale, la compagnia si è posta l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, rispettoso del mare e dell’ambiente, mettendosi nelle condizioni di affrontare al meglio le sfide future.

IMPATTO SOCIALE

Gnv, che conta oltre 1.900 dipendenti, è focalizzata sul futuro e sulle nuove generazioni: è impegnata in progetti di carattere sociale rivolti non solo alle comunità che abitano i territori toccati dalle navi, contribuendo a produrre cultura e sostegno sociale, ma anche verso i propri collaboratori e gli equipaggi, con un impegno nella trasmissione della cultura e delle tradizioni marittime. Solo nello scorso anno, ha investito 900.000 euro nello sviluppo di corsi di formazione e specializzazione per i propri collaboratori.

L’attenzione rivolta al personale è la stessa destinata alla clientela, e ai tanti animali domestici presenti ogni anno a bordo. Sulle navi nel 2023 hanno infatti viaggiato circa 77.000 animali, il 5% in più rispetto al dato registrato l’anno precedente. La sempre maggiore presenza degli amici a quattro zampe sulle navi Gnv testimonia gli sforzi della compagnia sul fronte dell’accoglienza a bordo.

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