L’India boicotta il turismo alle Maldive. Insulti social al premier Modi
Inizio dell’anno carico di tensione tra India e Maldive. EaseMyTrip, una delle principali piattaforme di viaggio indiane, lunedì 8 gennaio ha bloccato la vendita a tempo indeterminato dell’arcipelago maldiviano come ritorsione dopo la comparsa di alcuni post e commenti fortemente offensivi contro il primo ministro indiano, Narendra Modi, da parte di tre viceministri maldiviani, in risposta ai suoi post pubblicati sul social media X che promuovevano il turismo locale e, in particolare, le isole indiane Laccadive come alternativa alle Maldive.
I commenti negativi dei tre politici maldiviani hanno scatenato un’onda di polemiche social in India che ha coinvolto sempre più utenti a colpi di hashtag, come #BoycottMaldives e #ExploreIndianIslands. Tra loro anche famose star di Hollywood e alcuni giocatori di cricket, e in molti hanno già disdetto le vacanze prenotate nelle isole maldiviane.
Mentre prosegue lo scontro sui social, il governo maldiviano ha sospeso i tre viceministri autori dei commenti contro l’India, che ha convocato l’alto commissario delle Maldive. Le polemiche, con il conseguente blocco delle vendite ,arrivano proprio nel momento di alta stagione per le Maldive: gli indiani sono il secondo mercato turistico, dopo i russi, e sicuramente avranno un peso economico non indifferente per l’arcipelago che vive di turismo.
Sull’altro fronte, l’India sembra intenzionata a strumentalizzare l’episodio per promuovere il turismo locale e in particolare le Laccadive, arcipelago indiano situato 750 km circa a Nord delle Maldive. Prashant Pitti, cofondatore e direttore esecutivo di EaseMyTrip, ha spiegato che la sua compagnia promuoverà comunque le Laccadive prima di ogni altra destinazione estera, anche se questo comporterà un temporaneo calo del turismo internazionale.