by Roberta Moncada | 16 Novembre 2021 11:54
Dopo 20 mesi di chiusura dei confini ai visitatori internazionali, l‘India consentirà ora ai viaggiatori completamente vaccinati da un elenco di 99 Paesi[1] (l’Italia non fa parte di questi) di entrare senza la necessità di quarantena.
Nelle linee guida[2] aggiornate la scorsa settimana, l’India ha affermato che i viaggiatori in arrivo da questi Paesi non saranno tenute ad effettuare un test per rilevamento del Covid-19 al loro arrivo, ma dovranno monitorare la propria salute nei 14 giorni successivi.
L’India divide quindi i Paesi di provenienza in due categorie: quelli che hanno preso accordi con il governo indiano per riconoscere mutualmente i certificati vaccinali per i vaccini approvati riconosciuti dall’organizzazione mondiale della sanità (tra questi Regno Unito, Singapore, Australia, Germania, Francia e Brasile), e i Paesi che non hanno tali accordi, i cui cittadini dovranno fare un test Covid all’arrivo nel Paese, quindi trascorrere 7 giorni in quarantena domiciliare e fare un altro test l’ottavo giorno, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione. Tra questi ultimi ci sono Cina, Giappone, Corea del Sud e Indonesia.
Quanto ai viaggiatori italiani, in realtà la decisione del governo indiano non avrebbe fatto molta differenza, in quanto per il governo Italiano, l’India – sebbene a partire dal 26 Ottobre l’India non sia più uno dei Paesi (insieme a Brasile e Bangladesh) soggetti a misure speciali – fa comunque parte dei paesi nell’elenco “E”, ovvero quei paesi verso cui non si può viaggiare, se non per motivi di Salute, Lavoro, studio o assoluta urgenza, quindi non per turismo.
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