Decreto 39 milioni, il nodo
degli “ammessi con riserva”

Decreto 39 milioni, il nodo <br>degli “ammessi con riserva”
21 Giugno 13:29 2024 Stampa questo articolo

Il ministero del Turismo ha pubblicato il decreto di concessione – come preannunciato – in parziale riforma al decreto di ammissione al contributo del 30 ottobre 2023 relativo ai 39 milioni di euro. Tale somma, è sempre bene ricordarlo, era stata stanziata con il Sostegni Ter a favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator che avevano subito una diminuzione media del fatturato e dei corrispettivi nel 2021 di almeno il 30% sul 2019, come aiuto in epoca Covid.

Si tratta, dunque, dell’ennesimo capitolo di una storia (i soldi sono parte del Fondo Unico Nazionale per il Turismo) che sembra infinita, e che ora vede le associazioni di categoria del turismo organizzato pronte a sedersi urgentemente al tavolo con il Mitur, ed eventualmente anche a fare battaglia.

La ragione, oltre ai tempi lunghissimi e incerti, è questa volta il corposo elenco delle aziende ammesse con riserva (sono in tutto 2.922), dove rientrano anche diversi big player del tour operating. Una volta sciolti tali nodi, stando a fonti autorevoli, dovrebbe essere pubblicato un nuovo decreto a metà luglio. Tale provvedimento di fatto potrebbe riabilitare parte degli ammessi oggi con riserva. A questo dovrebbe seguire l’erogazione delle spettanze nei trenta giorni successivi.

Oggi – qui il link – risultano “dentro” solo 1.128 soggetti beneficiari dei 3.849 ammessi al “contributo teorico”. Per loro le liquidazioni arriveranno entro i prossimi 30 giorni, e in fase di pagamento è previsto il controllo del Durc.

Per gli ammessi con riserva, invece, il ministero del Turismo starebbe ancora procedendo, dopo mesi, ai controlli della documentazione per cui il nodo più complesso da sciogliere riguarda il possesso del fondo di protezione in caso di insolvenza o fallimento e di un’assicurazione Rc per tutte le annualità dal 2019 al 2023.

Infine, risultano 91 i soggetti non ammessi, e quindi non in possesso dei requisiti previsti dal Mitur di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

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Giulia Di Camillo
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