Anche per il turismo l’intelligenza artificiale è diventata una delle tecnologie chiave nella trasformazione digitale. E se già prima dello scoppio della pandemia si stimava che oltre il 70% delle ore impiegate nel settore turistico avrebbe potuto essere automatizzato, la grande accelerazione che quest’ultima ha impresso ha generato molte questioni sul futuro di un settore che conta oggi quasi un milione e mezzo di addetti in Italia. Tanto più che il digitale rappresenta l’unità di misura più efficace per comprendere i segnali di un cambiamento in essere.
È da queste considerazioni che è nato il convegno “Intelligenza artificiale nel turismo”, organizzato da Unat (Unione albergatori del Trentino) ed Edi Confcommercio, che si è svolto online il 13 giugno scorso.
I lavori sono stati introdotti da Enzo Bassetti, vicepresidente di Unat, che ha evidenziato come stiamo assistendo a una nuova trasformazione digitale con tutto quello che comporta, come già accaduto nel corso della storia dell’umanità con le grandi invenzioni del passato.
Nicola Bianchi, vicedirettore di Edi Confcommercio, ha sottolineato nel suo intervento introduttivo che per la prima volta la Commissione europea ha stanziato 750 milioni per costituire la rete degli european digital innovation hub, con l’obiettivo di rispondere alle grandi sfide che derivano, ad esempio, dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
A completare il panel di relatori Misa Labarile, policy officer della Commissione europea, che ha esposto ciò che la Commissione sta facendo per la strategia digitale e l’intelligenza artificiale, ricordando anche i fondi che vengono messi a disposizione delle imprese.
Massimo Teruzzi, specialista dell’innovazione per Intesa Sanpaolo, ha moderato la prima tavola rotonda durante la quale hanno parlato Gualtiero Carraro, owner e founder Carraro Lab, Alberto Villa, cfo Conversence e Simone Russo, ceo e founder Immodrone, che hanno raccontato le peculiarità delle loro realtà innovative e spiegato come l’Ai possa essere sfruttata per ampliare il business aziendale anche in ambito turistico.
La seconda tavola rotonda, moderata da Edoardo Colombo, esperto di turismo Edi Confcommercio, ha affrontato il tema di come una destinazione turistica possa validamente decodificare e utilizzare la mole di dati e di informazioni che viene generata da tanti diversi player a livello mondiale. Sono intervenuti, illustrando con esempi concreti e vari case history nei loro ambiti territoriali e di competenza: Massimiliano Paleari, fondatore e consigliere delegato Digitalia, Mario Romanelli, sales director The Data Appeal Company e Patrick Ohnewein, head of tech transfer digital Noi Techpark.
L’evento si è concluso con l’intervento di Calogero Oddo, professore associato di bioingegneria della Scuola Superiore Sant’Anna che ha fatto una panoramica sulle opportunità dei dottorati innovativi in ambito robotica e macchine intelligenti in collaborazione con le imprese.